Napoli, crollo nel cimitero di Poggioreale: almeno 200 cadaveri fuori dalle bare

Napoli, crollo nel cimitero di Poggioreale: almeno 200 cadaveri fuori dalle bare
Mercoledì 5 Gennaio 2022, 12:10 - Ultimo agg. 15:51
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Una tragedia sfiorata. Non la prima e, anche se difficile da accettare, non sarà l'ultima. La speranza dei cittadini che questa città possa non essere più associata alla parola degrado è sempre più fioca. Un luogo sacro, dove dovrebbe regnare la pace. Un luogo di culto dove migliaia di cittadini ogni giorno si recano per pregare e rendere omaggio ai propri cari è oggi, ancora una volta, teatro di un importante crollo strutturale

L'accesso al cimitero è inibito. Le aree interessate dal cedimento sono quelle ospitanti i loculi comuni e le cappelle gentilizie che sono addirittura state interrate, subendo ingenti danni. La grande struttura dell'arciconfraternita dei Dottori è collassata.

Centinaia di resti umani sono in mezzo alle macerie. 

 

Vigili del fuoco e Protezione civile sono a lavoro dalle 3 di stamane per i primi rilievi e per accertarsi, anzitutto, che non ci fossero vittime o feriti. Sarà necessario ora stabilire le cause del crollo, stimare i danni e sgombrare l'area dalle macerie. Tra le prime ipotesi il fenomeno della subsidenza, ovvero il lento e progressivo sprofondamento del suolo legato allo sfruttamento delle falde acquifere. Il fenomeno potrebbe essere legato ai lavori della metropolitana in opera nel sottosuolo corrispondente all'area interessata dai crolli, lavori che potrebbero aver svuotato quelle stesse falde, le quali contribuivano a mantenere compatto il terreno. 

Altra spiegazione plausibile è quella dell'erosione generata dagli agenti atmosferici, aggravata con ogni probabilità dalle violente piogge che hanno colpito Napoli e l'intera penisola negli ultimi anni. Non da meno l'oblescenza delle strutture, molte delle quali vecchie, prive di manutenzione e per questo in cattivo stato di conservazione. Spetterà ora a chi di competenza, approfondire e studiare le cause di questa ennesima catastrofe. Almeno 200 i cadaveri fuori dalle bare. 

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«Non è più tempo di accuse e di appelli, che in questi anni pure abbiamo lanciato in continuazione insieme a proposte per riqualificare il complesso cimiteriale di Poggioreale. Il crollo che si è registrato in queste ore è un monumento a imperitura memoria di come l'incuria e la disattenzione abbiano preso il sopravvento, su una splendida cartolina che riproduce fedelmente come Napoli tratta il bene comune». Lo affermano Gennaro Tammaro dell'omonima ditta di onoranze funebri e i rappresentanti della nascente associazione Incaricati confraternite cimiteri di Napoli, in fase di costituzione con l'obiettivo di tutelare le confraternite partenopee.

«Lo stato dell'arte è incuria e degrado. Sono passati anni, comunicati stampa, segnalazioni e richieste di tavoli istituzionali ad hoc, invece anche oggi dobbiamo gridare al miracolo che nessuno sia rimasto coinvolto nel crollo.  Abbiamo bisogno di spiegazioni. Non solo sul crollo in sé, e cosa l'ha causato, ma su cosa questa amministrazione intende fare per restituire decoro all'intero comparto cimiteriale, le strutture e gli immobili, oltre che all'organizzazione del comparto stesso», denunciano.

L’assessorato ai cimiteri ha reso noto, inoltre, che a seguito del crollo resteranno chiusi gli accessi all’utenza del cimitero Monumentale, così interdetto al pubblico. Le operazioni di polizia mortuaria all’interno del Monumentale sono sospese fino a sabato 8 gennaio, giornata di inclusa. La polizia locale ha provveduto ad apporre i cartelli del sequestro dell’area interessata secondo le direttive del PM di turno.

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