I treni nuovi «slittano» sui binari
e la Cumana va a singhiozzo

I treni nuovi «slittano» sui binari e la Cumana va a singhiozzo
di Pasquale Guardascione
Domenica 5 Gennaio 2020, 11:16 - Ultimo agg. 14:08
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Sono una decina al giorno le corse che in media vengono soppresse sulle due linee dell'Eav Circumflegrea e Cumana, che collegano a Napoli i popolosi comuni dell'area flegrea. In particolare negli ultimi giorni sono aumentati i problemi sulla Cumana, problemi paradossalmente legati alla sofisticata tecnologia dei nuovi convogli «Alfa 3», in esercizio da meno di un anno. Le precarie condizioni infrastrutturali della strada ferrata impediscono il normale funzionamento dei modernissimi treni, che, specialmente quando piove e di prima mattina nelle giornate più umide, finiscono per «pattinare» sui binari e così vanno in blocco, provocando ritardi e soppressioni a catena. «Ci risulta - dice Pierino Ferraiuolo, segretario regionale Uil Trasporti - che l'Eav stia cercando di risolvere il problema insieme a Firema, che è la casa costruttrice. Con la pioggia, naturalmente, e soprattutto sul tratto costiero che va da Bagnoli a Lucrino, il problema si accentua. La diminuzione della velocità, necessaria per garantire la sicurezza dei viaggiatori e dei lavoratori, provoca ritardi determinando talvolta soppressioni di corse giornaliere». «Accade soprattutto nelle prime ore del mattino e quando c'è pioggia», spiega Enzo Pinto, macchinista dell'Eav e delegato sindacale di Ugl: «Il treno va in protezione, come è giusto che sia, provocando un'avaria al sistema di trazione chiamato Teloc, con il convoglio che resta bloccato e non riesce più a ripartire provocando a sua volta delle soppressioni. Una problematica che abbiamo notato sin dalla messa in funzione sulla linea dei nuovi treni».

L'ATTESA
Una questione ben nota all'Ente Autonomo Volturno che, sottolinea il presidente Umberto De Gregorio, si sta muovendo alla ricerca di una soluzione in tempi brevi. «I nuovi treni della Firema circolano ormai da più di un anno - afferma De Gregorio - e la stessa casa costruttrice sta lavorando per trovare una risoluzione rapida alle criticità che si sono manifestate. Peraltro siamo in attesa di ricevere dall'Agenzia nazionale di Sicurezza Ferroviaria l'ok per l'immissione in servizio di altri due treni nuovi che ci consentirebbero di risolvere molti problemi che abbiamo sulla linea flegrea». A fare la differenza, provocando altre difficoltà, è anche la necessità di rispettare i limiti di velocità imposti dalla stessa Agenzia, subentrata per quanto riguarda le competenze sulla sicurezza al ministero dei Trasporti, con parametri molto più rigidi rispetto a quest'ultimo. «Questo - sottolinea De Gregorio - determina dei problemi sulle nostre linee che prima non avevamo affatto. Stiamo cercando una soluzione complessiva transitoria, anche attraverso una trattativa sindacale che ci auguriamo si chiuda in pochi giorni».

I PENDOLARI
A pagare, in termini di disagi, questa situazione sono ovviamente le migliaia di pendolari che si spostano per studio o lavoro dalla periferia verso il centro della città. Le soppressioni, infatti, comportano ritardi e attese spesso snervanti. Non c'è solo il limite di velocità di 70 chilometri orari imposto dall'Agenzia: sulla Cumana si aggiungono i problemi causati da una linea che in molti tratti ha un solo binario ed è priva del sistema di blocco automatico di sicurezza, mentre è istituita la presenza di incroci fissi, che costringe ogni treno ad attendere a una stazione l'arrivo di quello che arriva in senso opposto per ripartire con il semaforo verde. Problemi strutturali che impongono soluzioni di medio, lungo periodo. «Intanto - evidenzia De Gregorio - dopo oltre cinquant'anni abbiamo finalmente messo a punto e chiuso una gara per il sistema sicurezza che riguarderà sia la Circumflegrea che la Cumana. Un'operazione del valore di circa venti milioni di euro e che rappresenterà una svolta epocale per la nostra azienda».
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