Da paladina dei disabili ad Alfiere
della Repubblica: la storia di Elena

Da paladina dei disabili ad Alfiere della Repubblica: la storia di Elena
Mercoledì 22 Aprile 2020, 13:51 - Ultimo agg. 13:58
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In un video postato su Facebook la piccola Elena ai suoi concittadini di Nola chiese questo: di «usare il cervello» e di rispettare chi come lei è una disabile assicurando libertà di movimento. A soli nove anni, dalla sua sedie a rotelle, lanciò un appello, fermo: «Dovete avere più civiltà, educazione, più rispetto, ci mancate di rispetto ogni giorno. Siete così concentrati su di voi che non pensate a noi, pensate che noi non esistiamo ma noi esistiamo e lotterò ogni giorno per dire no ai marciapiedi pieni di ogni cosa».

Un appello grazie al quale il Capo dello Stato le ha conferito l'attestato d'onore di «Alfiere della Repubblica». «I marciapiedi sono pieni di ogni cosa, bidoni, spazzatura, biciclette, macchine, di tutto e di più - disse nel video postato dalla mamma e che poi divenne virale - la maggior parte dei marciapiedi sono senza lo scivolo per salire e scendere e i pochi che lo hanno sono utilizzati come parcheggio da macchine. Anche una piccolezza del genere per noi è una mancanza di rispetto. La città non è solo vostra anche noi siamo cittadini». Da qui l'appello: «Vi chiedo il rispetto, e di far funzionare il cervello. Dico no alla barriere architettoniche e sì alla libertà di movimento».

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