Da Scampia a Barra, a Napoli il turismo è di periferia: «Qui si paga meno»

Da Scampia a Barra, a Napoli il turismo è di periferia: «Qui si paga meno»
di Gennaro Di Biase
Giovedì 25 Agosto 2022, 00:00 - Ultimo agg. 17:56
4 Minuti di Lettura

In vacanza in periferia, precisamente a Ponticelli. Come emerso dai dati degli inside di Airbnb pubblicati ieri dal Mattino, fioccano le camere per turisti lontano dal centro nell’estate del boom di visite 2022. Circa 300 strutture in più rispetto al 2021, secondo le stime di Abbac. Sono 148, per esempio, gli alloggi all’Arenella, 65 a Bagnoli, 27 a Chiaiano, 130 a Posillipo, 29 a Ponticelli. «Relax, prezzi più bassi e più autonomia»: sono tanti i motivi che spingono verso l’alto gli incassi delle camere fuoriporta. A raccontarli nel dettaglio è Salvatore Martinelli, 51 anni, titolare di B&b S Home in via Provinciale delle Brecce. 

È un turista più «autonomo», quello che sceglie la vacanza in periferia, e spesso viaggia in auto o moto. «Abbiamo il parcheggio gratuito, la piscina, l’idromassaggio - dice Martinelli - Questa è la mia ricetta per accogliere i visitatori.

Consiglio loro di lasciare l’auto al Brin e poi muoversi a piedi in centro. La scelta di Ponticelli è una soluzione ideale per i turisti autonomi. Ho ospitato, per esempio, degli americani che sono arrivati con l’auto a noleggio e il giorno dopo hanno visitato Roma per poche ore. I turisti, scegliendo una zona periferica e non congestionata, sono liberi di muoversi come vogliono e fare gite fuoriporta. Come Baia, Bacoli. Gli olandesi chiedono sempre di salire sul Vesuvio. Ponticelli, inoltre, è un po’ più a metà strada rispetto agli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano. Questa è un’oasi lontana dal caos. Da noi arrivano anche tante famiglie. È un modo per visitate una metropoli come Napoli senza rinunciare a momenti di relax, con camere vista montagna e qualche tuffo. Una vacanza più ibrida rispetto a chi sceglie un b&b ai Decumani».

Da non sottovalutare, ovviamente, la questione del risparmio: se una doppia a Napoli costa mediamente «114 euro» a notte, al b&b di Martinelli il prezzo scende. Su Booking si trovano anche camere a 90 euro per fine agosto, ma in media «costa circa 60 euro - prosegue - Ho aumentato di soli 5 euro rispetto al pre-Covid, specialmente a causa delle spese della piscina. Considerando il risparmio di 25 euro al giorno di parcheggio, per gli ospiti è vantaggioso. L’aumento generale dei prezzi si deve a due fattori: il caro energia, che grava sulle strutture, e il boom della domanda che ha fatto schizzare le locazioni in centro. La vacanza in periferia, insomma, è spesso più economica e rilassante. Tanti si sentono più sicuri a Ponticelli che a piazza Garibaldi. Da noi arrivano anche tanti harleysti e appassionati di moto, che danno priorità al parcheggio». I problemi, naturalmente, non mancano. Dai trasporti poco affidabili alle strade devastate. «Un turista francese, a giugno, si è ritrovato il cerchione del Range Rover spezzato per colpa di una buca in via Argine - aggiunge Martinelli - Quanto ai mezzi pubblici, a Ponticelli ci sono i soliti disagi napoletani. Abbiamo il 191, 195 e 196, che arrivano dal centro, e poi c’è la Circum. Purtroppo le linee su gomma sono state spesso tagliate quest’estate, circolano spesso 2 pullman anziché 4 per il 191. In generale, le previsioni sono buone: la stagione del turismo va considerata quasi per 12 mesi all’anno, ormai. L’estate 2022 è tornata praticamente sullo stesso livello di quella del 2019. Un toccasana dopo le gravi difficoltà degli anni pandemici». 

Video

A parte l’indotto prodotto dalle tante realtà d’accoglienza sane, nel vastissimo mondo delle strutture ricettive extralberghiere (a Napoli si contano addirittura 7175 alloggi per turisti nei dati inside di Airbnb) possono trovare spazio anche fenomeni di diversa natura. Agostino Ingenito, presidente di Abbac (associazione di categoria della ricezione extralberghiera), parla di un altro nodo relativo al proliferare delle camere in periferia: «Gli annunci poco chiari possono rientrare in modalità estranee al turismo - osserva - Il fenomeno si chiama day use e solleva ambiguità sulla disponibilità di camere ad ore. Alcuni anni fa segnalammo ad esempio un portale che offriva camere con idromassaggio, petali di rose, champagne e ingressi separati per appuntamenti. E c’è chi ne ha fatto un mestiere. Il legislatore non ha mai fatto chiarezza sul day use. E non mancano annunci vari sui siti con tanto di prestazioni che fanno pensare a una possibile prostituzione. In quel caso il rischio per il gestore è essere coinvolto in reato di induzione». Alcuni casi analoghi furono sollevato anche a Chiaia, qualche anno fa. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA