Due gladiatori al termine del combattimento, l’uno vince l’altro soccombe. Questa è la scena dell’ultimo affresco rinvenuto a Pompei nell’area di cantiere della Regio V, nell’ambito dei lavori di messa in sicurezza e rimodulazione dei fronti di scavo, previsti dal Grande Progetto Pompei.
Si tratta della scena di un combattimento tra un «Mirmillone» e un «Trace» , due tipologie di lottatori distinti da armature differenti e classici avversari nelle lotte gladiatorie.
«E’ molto probabile che questo luogo fosse frequentato da gladiatori. - dichiara il Direttore Generale Massimo Osanna – Siamo nella Regio V, non lontani dalla caserma dei gladiatori da dove, tra l’altro, provengono il numero più alto di iscrizioni graffite riferite a questo mondo. In questo affresco, di particolare interesse è la rappresentazione estremamente realistica delle ferite, come quella al polso e al petto del gladiatore soccombente, che lascia fuoriuscire il sangue e bagna i gambali. Non sappiamo quale fosse l’esito finale di questo combattimento. Si poteva morire o avere la grazia. In questo caso c’è un gesto singolare che il trace ferito fa con la mano, forse, per implorare salvezza; è il gesto di ad locutia, abitualmente fatto dall’imperatore o dal generale per concedere la grazia. L’ambiente di rinvenimento è solo parzialmente portato in luce - su un lato emerge un'altra piccola porzione di affresco che rivela la presenza di un’altra figura- in quanto lo scavo dello stesso è stato possibile a seguito dell’intervento di rimodulazione dei pendii dei fronti e alla loro messa in sicurezza, che costituisce l’esigenza prioritaria di tutto il cantiere della Regio V».
Pompei, dallo scrigno dei tesori sepolti degli Scavi emergono nuovi affreschi
di Susy Malafronte
Venerdì 11 Ottobre 2019, 12:10
- Ultimo agg. 17:10
2 Minuti di Lettura
© RIPRODUZIONE RISERVATA