Dati choc dei sindacati a Napoli:
più infermieri e meno morti in corsia

Dati choc dei sindacati a Napoli: più infermieri e meno morti in corsia
di Melina Chiapparino
Giovedì 10 Ottobre 2019, 15:29
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Alla vigilia dei rinforzi negli organici dell'Asl Napoli 1, arrivano gli appelli dei sindacati per gli «ospedali storici della città e per l'ospedale Del Mare». Dopo poche ore dall'annuncio ufficiale di 250 infermieri che verranno assunti tramite lo scorrimento della graduatoria del Cardarelli, l'organizzazione sindacale Fials ha diffuso un documento sul «fabbisogno del personale» che punta ad un'assistenza di qualità lontana dalla logica del «risparmio economico» .

 In realtà si tratta di una lettera indirizzata au vertici dell' Asl Napoli 1 e della regione Campania. Il punto di partenza è una percentuale comunicata nella nota sottoscritta da Lello Pavone, rappresentante Fials dell'ospedale napoletano San Paolo. «I nostri dati e tutte le ricerche confermano che più infermieri in turno, diminuiscono del 30 % il rischio di morte dei pazienti, di infezioni ospedaliere e di aggressioni oltre a contrastare  il demansionamento e il burnout, propri della nostra professione, senza dimenticare la figura di supporto dell'operatore socio sanitario».

Nella nota Fials indirizzata al presidente della regione Campania e ai direttori generali delle Asl campane, i lavoratori della Sanità chiedono «di rivalutare e di rivedere il concetto di fabbisogno di personale, ancora basato solo e unicamente sul risparmio economico, chiedendo invece di guardare questo concetto più da un punto di vista assistenziale, dalla parte del paziente , perché facendo così si scoprirà che in Campania ci vogliono molti più operatori di quello che attualmente alcuni tecnici hanno considerato».

Più qualità e più umanizzazione delle cure, significano - secondo il documento inviato ai vertici regionali - meno rischi, meno errori, meno infezioni  ospedaliere , meno giorni di ospedalizzazione e soprattutto meno costi straordinari. «Vi invitiamo a rivedere il fabbisogno di personale tenendo conto che non esistono solo gli ospedali , ma che questi operatori potrebbero rilanciare tutto ciò che riguarda il territorio , l’assistenza domiciliare e la continuità assistenziale» raccomandano i sindacalisti Fials. 
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