Fase 2 e progetti per lo sport in Campania: le proposte al vertice con De Luca

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca
di Diego Scarpitti
Sabato 9 Maggio 2020, 22:12
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Ripartire. E’ la richiesta unanime del mondo dello sport campano al presidente Vincenzo De Luca. Vertice intenso al Centro Direzionale per ragionare sulla riapertura degli impianti, chiedere una mano alla Regione Campania, ripristinare le attività sportive in sicurezza e nel più breve tempo possibile. Un dialogo proficuo al quale hanno preso parte Sergio Roncelli, presidente Coni regionale, diversi campioni a cinque cerchi, Davide Tizzano, Sandro Cuomo, Patrizio Oliva, Franco Porzio, i presidenti delle Federazioni e di alcune società.

Delle istanze manifestate si farà certamente carico il presidente De Luca, che ha annunciato il Progetto per lo sport in Campania, iniziativa strategica per dare continuità agli eccellenti risultati conseguiti con le Universiadi 2019. Una progettualità di ampia portata, con l’impiego di fondi europei, nel tentativo di «recuperare gli anni perduti e fare della Campania una regione all’avanguardia». Si intende rilanciare il movimento sportivo e restituire entusiasmo. Si procederà per gradi: ripresa dell’attività ordinaria, attenzione ai territori e completamento degli interventi strutturali sugli impianti con i fondi residui delle Universiadi, «miracolo realizzato e il più grande investimento dagli anni’70». Messi in campo da Palazzo Santa Lucia ben 270 milioni di euro e 70 impianti rinnovati, il lascito significativo della kermesse celebrata un anno fa. E poi una suggestiva idea. «Trasformare l’Agenzia regionale per le Universiadi (Aru) in agenzia di servizi per lo sport e i grandi eventi».

Sintesi e programmazione. Esprime soddisfazione Sergio Roncelli. «Si ripercorre il modello Universiadi. Verrà ripristinata la cabina di regia Regione – Coni Campania, una composizione snella e un metodo di lavoro vincente e risolutivo, già sperimentato, per la gestione delle politiche sportive: collaborazione, nei fatti, mai interrotta». Una pianificazione e una sinergia, volta a favorire la riapertura di palestre e piscine, tenendo conto del fattore rischio, nel rispetto dei protocolli sanitari. Tanti gli eventi in calendario che sono stati annullati a causa del Coronavirus.  

Due le richieste presentate: la restituzione delle attrezzature impiegate per le Universiadi (accantonate e non ancora riconsegnate) e un bonus (per le iscritte al «Registro Coni») di 4mila euro in favore delle associazioni e società affiliate alle Federazioni e 1.500 euro alle 1538 Asd e Ssd affiliate agli Enti di promozione (per un totale complessivo di 18,3 milioni di euro). «Apertura degli impianti, se dotati delle adeguate attrezzature per manifestazioni nazionali ed internazionali, senza dispersione di materiali in rivoli inutili», precisa il numero uno del Coni campano.

Focus sulle «imprese dello sport». «Dialogo costruttivo e segnale chiaro per evitare passi indietro. Attenzione da rivolgere alle piccole società,che producono gli atleti di domani», spiega nel suo puntuale intervento Davide Tizzano, bicampione olimpico nel canottaggio e manager sportivo di comprovata esperienza. «Ricominciare al momento giusto. Meglio aspettare e poi riprendere alla grande. Fondamentale la scelta del tempo. Lo sport è momento di benessere e strumento sociale, serve un contributo alle famiglie», suggerisce Oliva, oro a Mosca’80.

«Senza sport di base non c’è futuro, non ci può essere sport di vertice senza la base», rileva Sandro Cuomo, ct della Nazionale italiana di spada, già qualificato a Tokyo con i suoi atleti. Segnala le sue preoccupazioni l’oro ad Atlanta’96. «Società a rischio con mutui e canoni da pagare. Bisogna consentire a tutto lo sport di respirare, defiscalizzare l’intervento degli sponsor e aiutare in maniera concreta i club».

Riflessione a più voci. Chiede la «riapertura delle palestre scolastiche, vero patrimonio pubblico, e di fidarsi delle Federazioni (con attrezzature delle Universiadi da non depauperare)», Aldo Castaldo, presidente Federginnastica. Sostiene la «ripresa delle attività a mare, nei laghi e nei fiumi nella sicurezza della comunità e degli atleti», Sergio Avallone, presidente Fick: «livello di autodisciplina molto alto e rischio pericolosità 1 tendente a 0».

Propugna di «differenziare la strategia di ripartenza e individuare settori di intervento», Fabrizio Senatore (Fir), «avvalendosi di manager esperti e una efficace comunicazione, per infondere fiducia nelle famiglie». Invoca il tennis all’aperto e supporti economici Virginia Di Caterino, presidente Fit Campania. «Possibile accelerare la riapertura dei circoli. Rischio 0 con campi lunghi 23 metri e 77 cm». Propone «voucher per le famiglie e abolizione delle utenze» Bruno D’Isanto, presidente della Fijlkam.

Spinge per un «contributo economico e ossigeno alle società che operano sul territorio», Carmine Zigarelli (Figc), perché «il calcio è patrimonio sportivo e sociale». Propende per «incentivi e misure di accompagnamento», Matteo Autuori (Fis). «Fare squadra», intima Paolo Trapanese, Federnuoto. Francesco Lo Schiavo (Fiv) auspica «di ripartire dal mare» e immagina «una task force permanente per lo sport, con un’apertura anticipata e parziale dei circoli a Napoli, Salerno e nelle isole».  

«Tavolo di concertazione con Miur, Coni e Regione; buone prassi; intervento a sostegno dei nuclei familiari», rivendica Guido Pasciari, commissario Federvolley. E poi Manfredo Fucile (Fip), Vincenzo Corvino (Fig – «fare della Campania un modello»), Vincenzo Montrone (Fise – «intervento urgente per la ripresa»).

Pier Luigi D’Angelo, presidente Ippodromi Partenopei, postula la «riapertura di Agnano (anche a porte chiuse) come volano di sviluppo, per far ripartire la filiera ippica e non perdere ulteriori quote di mercato». Infine Diego D’Orazio, presidente dell’Amatori Napoli Rugby, tra i primi 10 club d’Italia, anche grazie ad «un impianto paragonabile ad un resort a cinque stelle: pensare all’adeguamento della struttura, che è già una eccellenza, e programmare interventi di miglioria (tribuna permanente e non solo) da concordare con la Regione Campania».

Sos lanciato dallo sport campano. All’incontro con il mondo dello sport presenti Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Giunta, e il capo di gabinetto, Bruno Cesario. Roncelli ha consegnato il distintivo Coni a De Luca, ritenuto «vero sportivo».


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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