De Luca, ordinanza Campania: «Niente feste e cene danzanti a Natale e Capodanno»

De Luca, ordinanza Campania: «Niente feste e cene danzanti a Natale e Capodanno»
di Mariagiovanna Capone
Lunedì 20 Dicembre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 16:22
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La variante Omicron fa paura e il mondo si blinda. L'Italia osserva con attenzione la curva dei contagi (sotto i 100 i positivi da Omicron) ma ci si aspetta una nuova stretta per giovedì, quando Draghi presenzierà la cabina di regia. Il dpcm di Natale dovrebbe prevedere un'ulteriore estensione dell'obbligo vaccinale a chi ha maggiore contatto col pubblico, obbligo di mascherine all'aperto o la possibilità di chiedere un tampone, oltre al Green pass, per accedere a locali al chiuso particolarmente affollati come le discoteche, ma potrebbero esserci anche misure restrittive su cene e feste di piazza. In Campania però si gioca d'anticipo, come al solito, e il governatore Vincenzo De Luca con l'ordinanza numero 28 decreta un giro di vite ancora più duro rispetto allo scorso anno, quando i contagi erano ben più bassi ma non avevamo i vaccini. Vietate immediatamente le feste in discoteche ma consentiti pranzi e cene, basta restare però al proprio posto con la mascherina quando non si sta mangiando. Se un hotel ha organizzato, quindi, una cena danzante per la notte di San Silvestro è fuorilegge e dovrà cambiare il programma, e un cliente non potrà accedere neanche al terrazzo panoramico per ammirare i fuochi d'artificio: seduti e composti senza l'euforia del nuovo anno, quindi. Tuttavia, se in un primo momento De Luca aveva annunciato il divieto anche a «feste al chiuso con particolare riferimento a feste scolastiche, feste di laurea, di compleanno e simili», nell'ordinanza pubblicata questa interdizione non è stata specificata, quindi teoricamente via libera alle feste private. Ma è probabile che sarà il governo che imporrà il limite numerico di persone all'interno di abitazioni private durante questo periodo di festa. 

Il Campania il numero dei casi positivi al Covid è ancora alto e aumenta l'indice di contagio. Nelle ultime 24 ore, secondo il Bollettino dell'Unità di crisi della Regione Campania sono 2.006 i positivi su 38.324 test esaminati.

A destare preoccupazioni è un valore di Rt regionale pari a 1.08 calcolato alla settimana 6-12 dicembre e presente nel Report 83 del ministero della Salute, dove è pure presente il monito di una curva in aumento soprattutto per i giovani. Sulla piattaforma regionale Sinfonia viene confermato questo incremento dei contagi soprattutto nelle fasce d'età giovanili, con punte di incidenza particolarmente elevate (tra cui 346 per la fascia d'età 11-13 anni; 394,7 per la fascia 6-10 anni) e un incremento al 13 dicembre anche di 7 volte rispetto ai dati del 29 novembre.

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Partendo da questo rilievo, il governatore De Luca «in relazione alla crescita abnorme di contagi registrati nelle ultime tre settimane e segnalata dalle autorità sanitarie» ha disposto da ieri fino al primo gennaio «il divieto di svolgimento di feste ed eventi consimili in sale da ballo, discoteche e locali assimilati. Resta consentito il solo svolgimento di «pranzi e/o cene, nel rispetto dei protocolli vigenti, nonché di altri eventi esclusivamente in forma statica, con posti seduti e preassegnati e con obbligo di indossare la mascherina per tutta la durata dell'evento». Via libera a cene in hotel ma non alle «attività di ballo». De Luca striglia poi forze dell'ordine e polizie municipali affinché ci siano maggiori controlli e sanzioni per l'uso delle mascherine all'aperto e aggiorna l'ordinanza precedente, la numero 27, che vieta dal 23 dicembre al primo gennaio il consumo di cibo e bevande a esclusione di acqua chiarendo «negli spazi antistanti i bar e gli altri esercizi di ristorazione», e dalle 11 alle 5 anche nei giorni di festa, ma «non riguarda le strutture con modalità di vendita drive through, con sistema di ordine, pagamento e ritiro direttamente in macchina». 

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