L'ex mercato di Sant'Anna di Palazzo nel degrado: «Dal Comune solo annunci a vuoto»

L'ex mercato di Sant'Anna di Palazzo nel degrado: «Dal Comune solo annunci a vuoto»
di Antonio Folle
Sabato 22 Agosto 2020, 16:00 - Ultimo agg. 16:09
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Il progetto di riqualificazione e restituzione alla comunità dei Quartieri Spagnoli dell'ex Mercato di via Sant'Anna di Palazzo, l'enorme struttura progettata negli anni '80 dall'architetto Salvatore Bisogni, rischia di essere una delle più grandi incompiute dell'era de Magistris. A un anno dall'ultimo sopralluogo del Comune, infatti, i progetti di riqualificazione della struttura di vico Tiratoio non solo non sono partiti, ma sembrano essere stati completamente dimenticati. Alla base della mancata realizzazione degli interventi ci sarebbero le croniche mancanze di fondi da parte del Comune e, forse soprattutto, i mancati accordi sulla destinazione futura degli spazi. 

Il progetto «... e adesso?» promosso, tra gli altri, da Acen, Inail e istituto Della Porta-Porzio - centinaia di ragazzi hanno partecipato attivamente alla fase di stesura dei progetti - prevedeva, dopo i lavori di recupero di una struttura chiusa da decenni, la realizzazione di orti sociali, di laboratori aperti ai ragazzi del quartiere e di aree appositamente dedicate allo sviluppo turistico dell'area dei Quartieri Spagnoli. Nobili finalità che, però, non hanno fatto i conti con la farraginosa macchina burocratica e amministrativa della città di Napoli. Oggi, invece di un edificio destinato allo sviluppo del quartiere, giace mestamente una struttura chiusa e semi abbandonata all'interno della quale si stanno cominciando ad accumulare anche gli immancabili rifiuti, testimonianza delle difficoltà incontrate ogni giorno da Asìa, alle prese con l'atavica incivilità di parte della popolazione.  
 

 

La I Municipalità guidata dal presidente Francesco de Giovanni punta duramente il dito contro il Comune di Napoli con il più classico dei «Ve l'avevo detto».

«Quando oltre un anno fa il Comune si presentò con fotografi e giornalisti al seguito per l'ennesima passerella - tuona de Giovanni - io feci presente che non si sarebbe realizzato praticamente niente di quello che l'assessore Clemente e il sindaco de Magistris annunciavano. I fatti mi hanno purtroppo dato ragione e oggi ci troviamo a fare i conti con l'ennesima struttura abbandonata servita solo per fare propaganda elettorale. Il Comune - è l'affondo di de Giovanni - sta facendo il classico gioco delle tre carte sulla pelle della città e dei napoletani, annunciando progetti che non può finanziare e dando vita a improbabili assemblee popolari che non possono fare altro che avanzare proposte puntualmente inascoltate». 
 

Il numero uno del parlamentino di Chiaia-Posillipo ha già annunciato di essere pronto alle barricate per impedire la realizzazione - sembra, ma per il momento si è ancora nel campo delle ipotesi, che nelle stanze di alcuni assessorati del Comune se ne sia parlato - di un ennesimo centro sociale.

«In questi anni - prosegue il presidente della I Municipalità - non ci siamo limitati alla denuncia, ma abbiamo fatto proposte concrete per restituire al quartiere questa struttura. Avevamo proposto la delocalizzazione di un presidio fisso della polizia municipale o l'assegnazione alle suore di alcuni spazi, solo per citare alcune delle tantissime proposte. L'unico paletto che abbiamo posto è di non veder nascere in questa struttura l'ennesimo centro sociale. Se il Comune ha questa intenzione - conclude De Giovanni - sappia che ci troverà pronti a opporci con tutte le nostre forze ad un progetto scellerato che non porterebbe nulla di buono a questo territorio».

Tra le serrande semiabbassate - alcune coperte di graffiti osceni - e all'ombra dell'enorme striscione che annuncia l'avvio del progetto di recupero degli spazi, l'unica cosa che prospera è una simpatica colonia felina curata amorevolmente da alcuni residenti della zona e dai tanti volontari che ogni giorno portano loro da mangiare. 

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