“Occhio e Diabete”, parte in Campania il programma di screening e prevenzione

“Occhio e Diabete”, parte in Campania il programma di screening e prevenzione
Giovedì 16 Aprile 2015, 17:21 - Ultimo agg. 17:22
3 Minuti di Lettura
E’ una tra le prime cause di cecità ed è spesso asintomatica nelle sue fasi iniziali: è la retinopatia diabetica, una patologia molto insidiosa perché spesso diagnosticata quando è ormai irreversibile, ma che oggi può essere debellata con una diagnosi precoce e controlli medici periodici, così come già avviene in molti paesi del Nord Europa. Invece in Italia, soprattutto al Sud, i dati sono allarmanti e in crescita, anche per fattori ambientali, mancanza di adeguate informazioni e abitudini alimentari scorrette.



In Campania, in particolare, il numero dei diabetici è di oltre 300.000, a forte rischio anche di complicanze per la vista. Dei diabetici diagnosticati in Campania la percentuale che dichiara di avere gravi problemi oculari associati alla propria malattia è del 18 per cento, considerando però che meno del 60% si sottopone ad esami oculistici periodici, come previsto dal protocollo, e addirittura circa il 10% non l’ha mai fatto.



Per contrastare e arginare questo fenomeno e attivare un serio screening su obesi, ipertesi, pazienti con problemi metabolici e con familiarità per diabete, nasce in Campania il progetto “Occhio e Diabete” ideato dalla AVC, “Associazione Vitreoretinica Campana”, su iniziativa del presidente, il dottor Aldo Gelso e dei suoi colleghi Michele Della Corte e Beniamino Mastursi che hanno creato un pool di specialisti sia in ambito oculistico che diabetologico, con la collaborazione del prof. Ferdinando Sasso della Seconda Università di Napoli e del Dott. Eugenio De Feo dell’Ospedale Cardarelli e con il patrocinio delle due principali società di diabetologi nazionali (SID e AMD).



Un progetto importante che parte dal presupposto che solo attraverso la collaborazione di due specializzazioni, diabetologia e oculistica, si possa diagnosticare in tempo questo tipo di retinopatia e contestualmente attraverso l’esame della vista individuare i sintomi precoci di un diabete in essere.



Un progetto che parte dalla Campania per tentare di estendersi in tutta Italia e che avrà il primo Congresso nazionale il 17 e 18 aprile, a Napoli a Castel Sant’Elmo, con l’organizzazione di sessioni e tavoli condivisi tra quattrocento oculisti e diabetologi di cui circa 100 relatori di fama nazionale e internazionale.



Tra le relazioni più attese quella del prof. Massimo Porta dell’Ospedale Città della Salute di Torino (Molinette), coordinatore del Centro di Retinopatia Diabetica e presidente del Eye Complication Study Group of the European Association for the Study of Diabetes (EASDec), del prof. Francesco Bandello, primario di Oculistica dell’Ospedale San Raffaele di Milano, dei dottori Alfredo Pece e Monica Varano, esperti di retina medica di livello internazionale e della dott.ssa Grazia Pertile primario di Oculistica dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar-Verona, tra i più importanti specialisti di retina chirurgica al mondo.



“Abbiamo organizzato questo primo convegno per meglio definire i focal points sulla gestione della malattia e sulle sue criticità sia a livello regionale che nazionale -spiega il dottor Aldo Gelso, che ha fortemente voluto questa iniziativa-. Seguirà nei prossimi mesi l’attivazione del progetto “occhio e diabete” che avrà due obiettivi principali: uno sociale di prevenzione ed epidemiologia realizzato anche mediante un sofisticato sistema di telemedicina, frutto di uno studio congiunto delle Università di Brescia e del Molise, coordinato dal prof. Ciro Costagliola, segretario scientifico dell’Associazione Vitreo Retinica Campana. Attraverso una semplice applicazione per smart-phone sarà possibile raccogliere direttamente i dati del paziente da testare e, nel tempo, monitorare eventuali avanzamenti della sua malattia”



“Il secondo obiettivo del progetto - continua il dottor Gelso - sarà quello di creare varie linee di ricerca (farmacologica, clinica e chirurgica) sullo studio delle complicanze oculari del diabete, in collaborazione con varie università e enti ospedalieri pubblici e privati del centro-sud Italia… Un big pool di ricerca che si sta già costituendo con fondi per lo più privati e di aziende farmaceutiche”. Durante la due giorni di Napoli è prevista la partecipazione di circa 400 specialisti provenienti dalle più importanti Università Italiane e dai centri di ricerca di entrambe le discipline.



Interverranno anche i rappresentanti delle Associazioni di Diabetici ed esponenti delle Istituzioni sanitarie regionali.



Al termine dei lavori sarà presentata una relazione finale con i dati raccolti e le indicazioni di campione per l’inizio dello screening territoriale in Campania.
© RIPRODUZIONE RISERVATA