Diktat dell’Authority in arrivo
sanzioni a sindacati e autisti

Diktat dell’Authority in arrivo sanzioni a sindacati e autisti
di Pierluigi Frattasi
Martedì 14 Marzo 2017, 22:43 - Ultimo agg. 15 Marzo, 14:49
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 Sulla protesta dei dipendenti dell’Anm che ha messo in ginocchio la città, si abbatte la tagliola della Commissione nazionale di Garanzia Scioperi. Il commissario Domenico Carrieri scrive «ai lavoratori organizzati in comitato spontaneo, dipendenti di Anm e Ctp di Napoli» in merito «all’astensione a oltranza attuata da parte dei lavoratori dal 10 marzo», rilevando numerose violazioni della legge 146/90 sugli scioperi. «Mancato esperimento delle procedure di raffreddamento e di conciliazione. Mancato rispetto del termine di preavviso di almeno 10 giorni.

Eccessiva durata della prima azione di sciopero (che non doveva superare le 4 ore) e mancata predeterminazione delle modalità dello sciopero. Mancata garanzia delle prestazioni indispensabili, col rispetto delle due fasce per 6 ore». Pertanto, intima ai lavoratori di «sospendere immediatamente l’astensione», fermo restando che «la commissione accerterà, in seguito a eventuale apertura del procedimento di valutazione, ogni altra violazione che dovesse emergere».

La commissione di Garanzia Scioperi procederà nei prossimi giorni a comminare le sanzioni a sindacati e singoli lavoratori. Una lista con i dipendenti che non hanno lavorato in questi giorni sarà inviata dall’Anm all’Autorità. Situazione tesa anche in Ctp, dove sono partite le denunce ai lavoratori per interruzione di pubblico servizio. La vertenza Ctp si è chiusa positivamente in Prefettura. Ieri sera sono usciti i primi 10 bus, in tutti e tre i depositi di Arzano, Teverola e Pozzuoli. Oggi saranno in strada 120 mezzi. Ieri, intanto, è stata ancora una giornata nera per i trasporti a Napoli. A meno di 24 ore dalla firma, l’accordo di tregua firmato a Palazzo San Giacomo con i sindacati è già carta straccia.

I pullman sono rimasti rintanati in deposito. Bloccato Cavalleggeri d’Aosta, dove i dipendenti si sono riuniti spontaneamente in assemblea per protestare contro un patto che non riconoscono e un piano industriale draconiano che però, a loro giudizio, non andrebbe ad intaccare sprechi e privilegi. Città paralizzata per il quinto giorno consecutivo. A causa dello stop selvaggio dei bus, l’utenza si riversa sulla metropolitana. Presa d’assalto la Linea 1. In strada gli utenti esasperati scatenano la rabbia sugli autisti in circolazione. Un conducente dell’R6 subisce una sassaiola a piazzale Tecchio. Un’altra operatrice del 178 è aggredita verbalmente a Piscinola e viene refertata in ospedale. Solo nel pomeriggio la situazione torna alla normalità. Il tutto avviene in un clima tesissimo in città, costantemente monitorato dalla Prefettura di Napoli.

Proprio grazie all’intervento del Palazzo di Governo, ieri l’Anm è riuscita, grazie ad una task force di meccanici messa in campo, a garantire l’uscita in strada di due terzi della flotta, passaggio indispensabile a scongiurare le precettazioni degli autisti. Anche le agitazioni di Cavalleggeri si prevede rientreranno entro oggi. Convocata per domani in Prefettura la Cgil. Il sindacato, che non ha firmato l’accordo di lunedì, sta invitando gli autisti ad uscire.

Così come i firmatari Cisl, Uil, Ugl, Faisa Cisal, Orsa e Confail. Mentre il sindacato autonomo Usb, che non ha partecipato al tavolo sulla procedura di raffreddamento, si schiera al fianco dei lavoratori che anche ieri hanno protestato spontaneamente. L’amministratore unico della società, Alberto Ramaglia, intanto, si dichiara pronto a usare il pugno di ferro.


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