«Io, dimessa con una piaga che nessuno ha notato»

«Io, dimessa con una piaga che nessuno ha notato»
di Ciriaco M. Viggiano
Domenica 16 Giugno 2019, 14:04
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L'intervento al femore era perfettamente riuscito. Durante la degenza, però, l'anziana aveva cominciato ad accusare dolori violenti e insopportabili bruciori al fondoschiena. Ciononostante era stata dimessa, pronta ad affrontare il programma riabilitativo stilato dai medici. Poi, una volta tornata a casa, l'incredibile scoperta: sui glutei si era creata una piaga da decubito enorme, di cui non c'era traccia nemmeno nella scheda di valutazione delle condizioni della paziente. Protagonista della vicenda è una 94enne di Meta per la quale il Tribunale per i diritti del malato ha appena presentato un reclamo ai vertici dell'Asl Napoli 3 Sud, invocando «provvedimenti immediati in modo tale da evitare sofferenze assurde e atroci ai pazienti». L'Asl ha avviato accertamenti.

 

LA DEGENZA
I fatti risalgono a qualche settimana fa, quando la donna viene ricoverata nell'ospedale di Sorrento per la frattura del femore. Due giorni dopo viene operata e successivamente collocata nella divisione di Medicina perché al terzo piano, tradizionalmente occupato da Ortopedia, ci sono lavori in corso. La degenza scorre tutto sommato tranquilla, anche grazie alla tempra della paziente e all'impegno dei nipoti che si alternano accanto a lei e, all'occorrenza, le affiancano una badante. A mano a mano che il tempo trascorre, però, la 94enne comincia a lamentare dolori alla schiena. «Per prudenza non l'abbiamo spostata racconta un nipote perché non siamo in grado di trattare un'anziana appena operata al femore. Perciò ci siamo rivolti agli infermieri che ci hanno rassicurati dicendoci che avrebbero provveduto a medicare e tranquillizzare nostra zia». A ogni modo, sei giorni dopo l'intervento, l'anziana viene dimessa. Tutto sembra in regola, i medici hanno anche definito il programma di riabilitazione che dovrà affrontare per tornare a camminare. Appena rientrata a casa, però, i nipoti scoprono che sul fondoschiena dell'anziana si è formata una piaga da decubito: ecco la causa del dolore lamentato dalla donna ma, a detta dei familiari e del Tribunale per i diritti del malato, inspiegabilmente assente nella documentazione sanitaria. E quindi? «Siamo stati costretti a far visitare nostra zia da un chirurgo già cinque volte, senza contare l'infermiere che quotidianamente viene a medicarla concludono i nipoti della donna È grave che nessuno si sia accorto di quella piaga: se nostra zia non avesse avuto una tempra robusta, l'amore dei familiari e le possibilità economiche per curarsi privatamente, sarebbe probabilmente morta».
LE CARENZE
La vicenda è nero su bianco in un reclamo presentato all'Asl dal Tribunale per i diritti del malato. Due pagine in cui l'associazione denuncia per l'ennesima volta uno dei grandi mali della sanità locale: la carenza di personale infermieristico e la conseguente «impossibilità di garantire tempo e assistenza adeguati a ogni paziente». Da tempo, infatti, l'Asl è alle prese con la mancanza non solo di infermieri, ma anche di operatori sociosanitari, ausiliari e altre figure specifiche come radiologi, neuropsichiatri e specialisti in medicina d'urgenza. Come se non bastasse, 149 infermieri tra Nola, Castellammare, Gragnano, Boscotrecase, Torre del Greco, Sorrento e Vico Equense rischiano il posto perché non regolarmente iscritti al loro ordine e, quindi, sospettati di esercizio abusivo della professione. Ma che cosa ne pensa l'Asl? «Sulla vicenda segnalata dal Tribunale per i diritti del malato fanno sapere dagli uffici dell'azienda sanitaria - sono già state avviate le verifiche di rito a tutela di tutte le persone affidate all'ospedale di Sorrento».
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