Disabile sul traghetto per Ischia, ascensore guasto: «Mi sono dovuto arrampicare sulle scale»

Disabile sul traghetto per Ischia, ascensore guasto: «Mi sono dovuto arrampicare sulle scale»
di Giuliana Covella
Lunedì 3 Agosto 2020, 09:53
3 Minuti di Lettura
Disabile costretto a percorrere due rampe di scale per salire sulla nave perché l'ascensore non funziona. Un'odissea quella vissuta sabato scorso da Luca Carreras, 47 anni, affetto da sclerosi multipla, che stava tornando da Ischia a Pozzuoli. Insieme a moglie e figlio l'uomo aveva prenotato pagando il ticket a prezzo pieno, dato che la compagnia scelta, la Medmar, non prevede agevolazioni per i disabili e spendendo 100 euro per imbarcare due adulti e un minore con l'auto. Ma una volta all'imbarco Luca ha trovato l'amara sorpresa: l'ascensore di bordo era guasto, come gli è stato comunicato al suo arrivo. Un episodio che l'utente, una volta a Napoli, ha subito segnalato a forze dell'ordine e istituzioni a tutela dei diritti dei diversamente abili.

LEGGI ANCHE Modificano casa per la figlia disabile e i parenti li denunciano: «È una scusa»

LA DENUNCIA
«È stato terribile, mi sono sentito non salvaguardato nei miei diritti e di tante altre persone nella mia stessa condizione che avrebbero potuto ritrovarsi in quella situazione». Luca Carreras, 47enne e portatore di handicap due giorni fa ha dovuto salire e scendere due rampe di scale per imbarcarsi su una nave Medmar da Ischia Porto a Napoli, impiegando mezz'ora sia salendo che scendendo. «Ma l'assurdo - racconta - è che usando due grucce con grossa difficoltà dopo essere sceso dalla sedia a rotelle, sono stato trattato in malo modo dall'equipaggio». Disabile con invalidità certificata al 100%, Luca si trovava agli imbarchi del traghetto Medmar che, partito da Ischia Porto alle 11.10 di sabato, lo avrebbe portato a Pozzuoli («abito a Napoli centro, ma non c'erano traghetti per quella destinazione»). «Mia moglie aveva acquistato il biglietto il giorno prima per fruire del servizio ascensore. Ma arrivati all'imbarco il giorno dopo mi è stato riferito che l'impianto era guasto». «Nessun membro dell'equipaggio mi ha supportato», rimarca Carreras, che aggiunge: «Non ho potuto ovviamente utilizzare la sedia rotelle. Una situazione non degna di un Paese civile». Una volta salito a bordo Luca ha chiamato i carabinieri: «Mi hanno detto di sporgere denuncia ma non l'ho ancora fatto per le mie difficoltà di deambulazione». A rincarare la dose è la moglie di Luca, Alessandra: «Il personale ci ha risposto più volte con modi sgarbati, dicendoci mettetevi dove volete, basta che fate presto e l'ascensore è guasto e noi che dobbiamo fare?. Solo un passeggero si è offerto di aiutarci». A raccogliere la denuncia è stato il consigliere regionale dei Verdi-Europa Francesco Emilio Borrelli: «Invieremo una nota alla Regione (visto che la Medmar vi è convenzionata), affinché vengano fatte le dovute verifiche e presi provvedimenti. Non è la prima volta che una persona con disabilità ci segnala simili problemi con la compagnia. Più volte abbiamo segnalato che il parco traghetti è molto vecchio e non adeguato alle esigenze dei disabili», conclude. Dal canto suo la Medmar fa sapere che: «Nè il comandante, né il nostromo e né il personale di terra sa nulla dell'accaduto. È vero che l'ascensore non funziona, ma in circa 4 anni è la prima volta che accade su quella nave. Ci scusiamo con l'utente se si è verificato quanto dice, ma faremo le opportune verifiche ed abbiamo già avviato indagini interne per individuare eventuali responsabilità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA