​Divieto di sbarco, a Ischia già si litiga: ogni sindaco fissa il «suo» calendario

Divieto di sbarco, a Ischia già si litiga: ogni sindaco fissa il «suo» calendario
di ​ Francesco Ungaro
Martedì 27 Novembre 2018, 09:13 - Ultimo agg. 10:10
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La stagione turistica è appena finita ma sull’isola di Ischia già si litiga per la prossima. Il terreno di scontro, questa volta, è il divieto di sbarco per automobili e motorini durante i mesi estivi. Ogni anno, a partire dalle vacanze di Pasqua, viene impedito ai turisti residenti in Campania di sbarcare con macchine o motorini. Questo per evitare che migliaia di veicoli intasino le già strette e trafficate strade dell’isola verde. Chi non rispetta questa disposizione deve pagare una multa che va dai 413 ai 1658 euro. Quest’anno, però, è successo qualcosa di particolare. Con un’ordinanza, i comuni di Ischia, Forio e Barano, hanno già fatto richiesta al ministero dei trasporti delle infrastrutture per quanto riguarda la durata del blocco. E le proposte inviate al ministro Toninelli sono tutte diverse.  
Dionigi Gaudioso, sindaco di Barano, primo in ordine di tempo ad approvare l’ordinanza, chiede di vietare la circolazione ai veicoli dei turisti dal 14 aprile fino al 31 ottobre dell’anno prossimo. Nello stesso periodo è vietato l’imbarco per gli automezzi superiori alle tredici tonnellate di peso anche per le persone non residenti in Campania. Dal divieto sono escluse – ma questo vale per tutti i comuni isolani – le persone che fanno parte della popolazione stabile dell’isola, come i proprietari di immobili, anche se non residenti. Pochi giorni dopo la decisione di Gaudioso è arrivata quella del Comune di Forio. Ci si sarebbe aspettati una soluzione sulla falsariga del primo cittadino baranese, ma Il sindaco Francesco Del Deo ha fatto di testa sua e ha stabilito il divieto di sbarco per auto e motorini dal 15 i aprile fino al 2 maggio, per poi riprendere dal 1° giugno fino alla fine del mese di agosto. Come se già non bastasse la distanza tra i comuni di Barano e Forio, anche il comune di Ischia è voluto andare, è proprio il caso di dirlo, per la sua strada. Il sindaco Enzo Ferrandino ha stabilito il blocco degli sbarchi per veicoli di proprietà di cittadini campani dal 15 aprile fino al 30 settembre. Una situazione già complicata che rischia di diventare ancora più ingarbugliata se anche i primi cittadini di Lacco Ameno, Casamicciola e Serrara Fontana, gli altri tre comuni ischitani, faranno ancora «in autonomia» stabilendo altre date per il divieto estivo di sbarco. 

La decisione definitiva, comunque, non spetta ai comuni. L’ultima parola, infatti, è affidata al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che però non è stato messo nella condizione di prendere la decisione migliore per il bene del territorio. Queste delibere comunali, infatti, dovrebbero anche aiutare ad avere un’idea più chiara sulla questione e decidere velocemente. La mancanza di comunicazione tra i sei comuni ischitani, invece, non ha fatto altro che complicare la situazione e rallentare i tempi, nella necessità di trovare in sede ministeriale una soluzione condivisa.

Sono decenni che sull’isola tiene banco la discussione sulla nascita del comune unico, che potrebbe risolvere questo e altri problemi di origine gestionale. C’è stato anche un referendum in tal senso che, però, non ha raggiunto il quorum. Dopo tanta discussione, stupisce che, se non sono state poste le basi per la nascita di un super comune, non si è fatto neanche nulla nella direzione di un maggiore dialogo tra gli attori politici isolani, alla nascita di tavoli intercomunali su questioni, come quelle legate al turismo e ai trasporti, che inevitabilmente legano ad un unico destino tutti i cittadini ischitani.
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