Don Patriciello: buona notizia
il processo, ma problema irrisolto

Don Patriciello: buona notizia il processo, ma problema irrisolto
Martedì 5 Marzo 2019, 19:32 - Ultimo agg. 19:43
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Per don Maurizio Patriciello, il sacerdote protagonista da anni di denunce sulla «Terra dei Fuochi», l'avvio del procedimento della Corte di Strasburgo nel confronti dell'Italia per la situazione «è una buona notizia». «Sono contento - dice all'Ansa il parroco del Parco Verde di Caivano - perchè questo costituisce una conferma che il problema c'é, e se non si risolve a livello del Governo regionale e del Governo nazionale, bisogna andare più in alto».

«Sia chiaro - aggiunge don Patriciello - che non siamo contro i politici, io sono un sacerdote, non sono contro nessuno, e penso che insieme cittadini e politici possono fare belle cose, ma qui bisogna fare di più». «Certo - prosegue il parroco della 'Terra dei Fuochì - rispetto a quattro-cinque anni fa i roghi sono diminuiti e da tre anni abbiamo la legge sui reati ambientali, ma non bisogna dimenticare che nel giro di qualche mese sono andati a fuoco cinque o sei siti di stoccaggio di rifiuti, per cui io dico che si sono spenti i roghi piccoli e si sono accesi quelli grandi».

«Ho detto al primo ministro Conte, che ho incontrato in Prefettura a Caserta - conclude Patriciello - che in Campania si producono ogni giorno 5 mila tonnellate di rifiuti urbani, più altre 1000 provenienti da imprese che lavorano a nero, rifiuti che non si possono bruciare nei termovalorizzatori. Se non si risolve questo problema, non si spegneranno i roghi. E allora, ben venga che la Corte di Strasburgo abbia accolto i ricorsi dei cittadini». 
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