Lo Stato è deciso a far sentire la propria presenza al Parco Verde di Caivano. Questa mattina, il procuratore generale di Napoli Luigi Riello è arrivato nella chiesa di San Paolo Apostolo del rione per manifestare la sua vicinanza a don Maurizio Patriciello. Il parroco, nelle ultime settimane, è stato destinatario di ben due atti intimidatori. Prima l’esplosione dinanzi il cancello del cortile della chiesa e poi il cartello con la scritta «Bla bla bla pe mo». Don Maurizio è attualmente sotto scorta e ha visto, quindi, la sua vita cambiare dopo questi episodi. Il procuratore dall’altare ha lanciato un forte messaggio: «Non dobbiamo lasciare solo don Maurizio. La comunità è con lui. Noi rappresentanti dello Stato e voi comunità, dobbiamo dimostrare di stare al suo fianco. Quelli che sono con lui devono farsi vedere. Più siamo e meglio è. Sono qui per dire che chi tocca don Maurizio, tocca anche me».
Nel corso dell’incontro, sono state affrontate diverse tematiche tra cui quella ambientale che è stata combattuta duramente in questi anni dal parroco. Il procuratore Riello ha commentato: «Il problema dell’ambiente è terribile.
Non sono mancanti, infine, i riferimenti ai fondi Pnrr: «Sono appetiti della camorra». Tanti sono i Comuni della provincia a nord di Napoli sciolti più volte per infiltrazione camorristica. I riflettori dello Stato sono puntuati sull'intera zona.