Napoli, l'appello di Luigi guarito dal Covid: «Fate come me, donate il plasma»

Napoli, l'appello di Luigi guarito dal Covid: «Fate come me, donate il plasma»
di Elena Petruccelli
Giovedì 26 Novembre 2020, 15:10 - Ultimo agg. 17:25
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Donare plasma per la lotta alla pandemia. Luigi, giovane di Cardito, dopo una lunga e dura battaglia contro il virus, ce l'ha fatta, e oggi si fa promotore di un messaggio importante. Dalle sue pagine social il ragazzo scrive: «Donare significa dare con atti pratici. Io scelgo di farlo ogni volta, e oggi ho donato il plasma iperimmune per 3 pazienti covid-19». Il giovane di Cardito spera che il suo possa diventare un esempio per gli altri che sono guariti dal terribile virus, affinchè dal plasma donato possano svilupparsi anticorpi. Il ragazzo si è recato presso l'ospedale Moscati di Aversa, dopo aver contattato il centro trasfusionale ed avere seguito le loro indicazioni.

«Donare il plasma - spiega Luigi - è una valida terapia di supporto. Ho risposto all'appello del Moscati e dopo analisi preparatorie ho potuto donare il mio e aiutare in questo modo altri pazienti». Luigi ha 26 anni, e la sua esperienza con il covid inizia lo scorso ottobre, quando sua madre si ammala, spiega: «Mi sono occupato di mia madre che stava male. Il primo pensiero è stato quello di proteggere mio padre che a maggio aveva finito la chemioterapia. Ho dovuto tenerlo lontano dalla stanza dove mi occupavo di mia mamma, per evitare che venisse contagiato e sono rimasto io accanto a lei, giorno e notte.

Quando ho capito che le sue condizioni stavano peggiorando l'ho accompagnata in ospedale, dove l'hanno ricoverata. Qui, hanno fatto il tampone anche a me e così ho scoperto di essere positivo, ma lo immaginavo già, sapevo che stando così vicino a lei non avrei potuto evitare il contagio, ma dovevo farlo».

Per fortuna Luigi non ha sintomi significativi, accusa soprattutto forti mal di testa. A novembre, dopo il tampone, scopre di aver vinto la sua battaglia, risultando negativo. È riuscito a proteggere se stesso e la sua famiglia. Una vicenda seguita dal primo cittadino Giuseppe Cirillo, che oggi dalle sue pagine social ne racconta il bellissimo esempio. 

«Tra le tante storie, ascoltate in questo periodo di emergenza legato al Covid-19, c’è quella di un nostro concittadino che è stato colpito dal virus e dopo una lunga battaglia è riuscito a sconfiggerlo. Luigi ha voluto compiere un gesto di grande altruismo: ha donato il plasma iperimmune. Il suo è stato un grande gesto d’amore, che parte dalla sofferenza vissuta in prima persona e dalla capacità di voler tendere la mano verso chi sta combattendo questo maledetto virus. La donazione del plasma iperimmune, ovvero il plasma prelevato da soggetti guariti da Covid-19, potrebbe rappresentare una valida soluzione per combattere il virus. Il plasma, prelevato da un donatore, può essere somministrato a pazienti affetti da coronavirus all’interno di un protocollo sperimentale: con la trasfusione si “trasferiscono” gli anticorpi specifici. Era doveroso, da parte mia, raccontare questo bel gesto di Luigi. Rivolgo il mio appello a tutti coloro che sono guariti dal Covid da almeno 14 giorni: donate il plasma! In questo momento difficile per la nostra comunità dimostriamo il grande cuore dei Carditesi. Vi invito a diffondere questo post quale esempio di generosità».

Luigi sapeva quello a cui sarebbe andato incontro, ma non poteva lasciare che suo padre venisse contagiato. oggi ci tiene a ringraziare il primo cittadino Cirillo che lo ha supportato nei momenti difficili e la sua parrocchia San Giuseppe e Santa Eufemia di Carditello, dove ha imparato valori importanti, come la solidarietà e l'altruismo, che hanno formato il suo carattere.

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