Mamma muore carbonizzata in casa nel Napoletano, il sospetto: vittima di un femminicidio

Mamma muore carbonizzata in casa nel Napoletano, il sospetto: vittima di un femminicidio
di Carmen Fusco
Giovedì 6 Maggio 2021, 00:00 - Ultimo agg. 18:56
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Un corpo mezzo carbonizzato. Si sono salvate solo le gambe. E i piedi, avvolti in quei calzini verdi che spuntavano dalla soglia della casa di via Ferdinando Scala diventata la sua tomba. É morta così una giovane donna di 33 anni originaria di Pago del Vallo di Lauro, nell’avellinese, che da più di un anno si era trasferita in quel basso del centro storico di San Paolo Bel Sito. All’inizio si è parlato di un incendio ma con l’avanzare delle indagini prende sempre più corpo l’ipotesi dell’omicidio. Dell’ennesimo femminicidio, anzi, epilogo di chissà quale tormentata vicenda di vita. Le indagini sono in corso e gli investigatori non si sbilanciano. Sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Nola e una squadra di vigili del fuoco. Un giallo i cui contorni potrebbero essere chiariti molto presto proprio come il fumo sprigionato da quel corpo bruciato chissà perché o chissà da chi.

É successo tutto ieri pomeriggio.

Erano da poco trascorse le 17 quando proprio l’odore acre di bruciato e la nuvola grigia proveniente dalla casa al piano terra che si apre dentro un cortile, ha attirato l’attenzione di alcune persone che si trovavano nei paraggi. Due di esse sono arrivate fin davanti l’uscio di quel piccolo appartamento e, secondo il racconto di alcuni testimoni, dopo aver aperto a porta con la forza hanno notato il corpo della donna che giaceva senza vita sul pavimento. Una scena raccapricciante, attimi di terrore e di sgomento. L’allarme è scattato subito e il piccolo centro si è ritrovato sconvolto da un mistero e da tutto quello che potrebbe svelare. Cosa è successo dentro quella casa abitata da un’esile e giovane donna divorata dalle fiamme?

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Le bocche sono cucite ma le indagini sono scattate subito e non si esclude nessuna pista, nemmeno quella che di tutto si sia trattato tranne che di una fatalità. Sembrerebbero troppi i particolari a non convincere gli investigatori che hanno già ascoltato i testimoni e i familiari. Al setaccio anche la vita della ragazza, giovane madre di una bimba che vive però con la nonna materna a Roma. Ed è proprio dall’amata figlioletta che, secondo il racconto di alcune persone che le avevano parlato in mattinata, la vittima avrebbe dovuto recarsi questa mattina: «Era contenta, non vedeva l’ora di riabbracciare la sua piccola. Che brutta fine che ha fatto». Occhi tristi, sguardi bassi. Rispetto e sospetti. E lacrime. Quelle versate dalla sorella della vittima giunta a San Paolo appena avvertita della tragedia. Adagiata su una sedia che qualche mano pietosa ha poggiato sul marciapiede accanto alla casa, la donna è rimasta muta per ore, sostenuta nel dolore dalle persone che hanno cercato di darle coraggio. Ad accorrere anche il sindaco Raffaele Barone che si è detto “sgomento” per la terribile sorte della donna che abitava a pochi passi dal municipio: «Sono sicuro che gli investigatori faranno chiarezza ma intanto esprimo solo il mio dolore per il triste destino della ragazza». 

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