Ennesimo incidente mortale a Napoli, cittadini in rivolta: «Mettete in sicurezza via Diocleziano»

Ennesimo incidente mortale a Napoli, cittadini in rivolta: «Mettete in sicurezza via Diocleziano»
di Oscar De Simone
Martedì 21 Maggio 2019, 09:48 - Ultimo agg. 14:18
2 Minuti di Lettura
«L’incidente della scorsa notte ci ha sconvolti tutti. Adesso si deve intervenire per mettere in sicurezza la strada più pericolosa del quartiere». Questo il pensiero dei cittadini di Bagnoli che la scorsa notte hanno assistito impotenti alla morte del giovane 21enne N.L. Un dramma che purtroppo non è il solo avvenuto in zona. Da tempo si registrano incidenti su questa importante arteria di collegamento della X Municipalità. Il decesso del ragazzo e le condizioni disperate della fidanzata che era con lui, hanno riacceso la rabbia dei residenti che da tempo chiedono interventi di messa in sicurezza.
 

«C’è bisogno sempre di una tragedia per intervenire» afferma l’attivista ed ex consigliere Arturo Iumineto. «Abbiamo fatto richiesta in più occasioni di dossi e segnali luminosi che rallentassero la corsa di auto e scooter, ma non siamo mai stati ascoltati. Questo evento tragico ci rimette di fronte un problema già noto e sul quale adesso si deve intervenire. Anche perché con la stagione estiva le strade saranno affollate e ci sarà bisogno anche di più controlli da parte delle forze dell’ordine. Di interventi sulla strada ce ne sono sati, anche recentemente, ma solo per fare cassa. Solo per portare in zona strisce blu e parchimetri».

Proprio in merito a questo ultimo intervento, da parte del comune, sono state raccolte oltre cinquecento firme per bloccare i lavori di installazione. Lavori che hanno visto scendere in campo anche il presidente del parlamentino Diego Civitillo che in una nota all’assessore con delega alla mobilità Alessandra Clemente, ha chiesto uno stop momentaneo.

«Siamo soddisfatti di questa piccola vittoria» continua Iumiento, «perché non è l’installazione delle strisce blu il vero problema di Bagnoli. Abbiamo una “strada della morte” che deve essere resa sicura per noi per i nostri figli. Siamo stanchi di contare i morti ed i feriti in quella che è diventata una zona di guerra».
 
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA