Dove si fanno i vaccini in Campania? Apre il nuovo hub di Capodichino: «Ottomila dosi al giorno»

Dove si fanno i vaccini in Campania? Apre il nuovo hub di Capodichino: «Ottomila dosi al giorno»
di Melina Chiapparino
Lunedì 3 Maggio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 4 Maggio, 08:34
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Napoli arriverà quasi a raddoppiare i vaccini giornalieri «per raggiungere, entro luglio, l'immunizzazione con doppia dose di tutta la città». È questo l'obiettivo annunciato dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, all'inaugurazione del nuovo centro vaccinale, ieri a Capodichino, nella maxi struttura dell'hangar Avio 2. L'esordio dell'hub più grande della Campania, messo gratuitamente a disposizione dall'azienda Atitech per volontà del patron Gianni Lettieri, ha registrato la presenza di duemila convocati della categoria compresa tra i 50 e i 59 anni, dalle 11 del mattino fino alle 18 ma proseguirà con numeri sempre più ambiziosi. Nel centro vaccini, attivato ieri e destinato ad un uso interaziendale per le Asl Napoli 1, 2 e 3, sono attesi oggi 3.500 candidati, sempre over 50, e nei prossimi giorni le inoculazioni quotidiane in programma arriveranno fino a 5mila accelerando significativamente la corsa verso l'immunità di gregge. 

«L'hangar trasformato in un centro vaccinale di 10mila metri quadrati è stato liberato dagli aeroplani in manutenzione nel giro di una settimana e donato gratuitamente alla macchina sanitaria come atto d'amore verso la città» ha spiegato Lettieri, presidente dell'Atitech presente ieri alla giornata inaugurale. È il quinto hub dell'Asl Napoli 1 sebbene con vocazione interaziendale a disposizione anche dell'Asl Napoli 2 e 3, che promette numeri da record con 30 box vaccinali, 14 postazioni per l'accettazione e un'area di osservazione con maxischermo televisivo. L'obiettivo delle equipe di Capodichino, composte da 150 unità di personale sanitario, è raggiungere gli ottomila vaccini al giorno da sommare a quelli somministrati nel Covid Vaccine Center alla Mostra d'Oltremare, nella Stazione Marittima, nell'ex Fagianeria del Real Bosco di Capodimonte e nel museo Madre.

Ai grandi numeri, si affianca anche il bilancio di circa 600 inoculazioni giornaliere effettuate presso la postazione Track Mobile, ora allestita presso l'ospedale San Gennaro al rione Sanità. Resta per ora sulla carta, invece, il Palavesuvio di Ponticelli, annunciato come possibile centro vaccinale all'inizio della campagna anti Covid napoletana. 

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La prima giornata di apertura dell'hub di Capodichino ha visto la somministrazione di Pfizer, destinato agli ultracinquantenni anche nei prossimi giorni di convocazioni. I numeri da record promessi dal nuovo centro vaccinale consentono di programmare «una media di 5mila vaccini quotidiani che potrebbero arrivare a 6mila e di prevedere il passaggio ad una nuova fascia d'età, tra una decina di giorni» come ha spiegato Ciro Verdoliva, direttore generale dell'Asl napoletana presente ieri all'inaugurazione, insieme ad Antonio D'Amore, direttore dell'Asl Napoli 2 Nord, e Gaetano D'Onofrio, direttore sanitario dell'Asl Napoli 3 Sud. Da una parte, dunque, si punta ad accelerare il ritmo delle inoculazioni ma questo sprint «dipenderà inevitabilmente dalle forniture delle dosi vaccinali» ha sottolineato Verdoliva. «Il personale sta facendo uno sforzo enorme ma mancano i vaccini - ha ribadito, De Luca - a Napoli siamo sotto di 200mila dosi rispetto alla popolazione». 

 

Tra i primi convocati nell'hub di Capodichino, in fila ad attendere il proprio turno, c'era anche il sindaco Luigi de Magistris che ha invitato tutta la popolazione a vaccinarsi «con la massima serenità». «È fondamentale sottoporsi al vaccino per se stessi ma soprattutto per gli altri - ha detto - oggi è arrivato il mio turno e lo avrei fatto anche con AstraZeneca. Seguo le indicazioni dei medici e degli esperti». 

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