Droga al Vomero, arrestato ​il pusher
incensurato della Napoli bene

Droga al Vomero, arrestato il pusher incensurato della Napoli bene
di Giuseppe Crimaldi
Giovedì 10 Ottobre 2019, 22:55 - Ultimo agg. 11 Ottobre, 07:38
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La droga era nascosta - come si usa fare a Scampia o a Ponticelli - all’interno di una cabina elettrica, nell’androne del palazzo. Le bustine di marijuana sistemate in dosi da 10 e da 20 euro erano pronte per essere spacciate, esattamente allo stesso modo utilizzato dai pusher del Rione Traiano o delle Case Nuove. E però questa volta a fare da sfondo all’ultima operazione antidroga dei carabinieri non c’erano i palazzoni del Rione Incis, le Vele o i vicoli di Forcella. No. Stavolta è accaduto al Vomero, e - sorpresa ulteriore - a finire in manette è stato un ragazzo ventiduenne della cosiddetta “Napoli bene”.
 
Ci sono almeno due elementi di questa indagine condotta dai militari dell’Arma della compagnia Vomero che meritano attenzione. Il primo: la diffusione del fenomeno dello spaccio ha ormai rotto gli argini, e non si limita più ai classici quartieri considerati a rischio; il secondo: a mettere gli investigatori sulle tracce del fiorente traffico di stupefacenti sono stati gli stessi residenti che abitano nel tratto di via San Giacomo dei Capri, lo stesso nel quale risiedeva G.C., l’insospettabile (e incensurato) poi arrestato con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Se l’indagine è andata a buon fine è proprio grazie alle segnalazioni fatte da alcuni vomeresi, evidentemente stanchi di assistere al vorticoso carosello di “clienti” che si rifornivano giorno e notte, con un viavai impossibile da non notare.
IL LIBRO MASTRO
Ma forse, a ben guardare, c’è anche un terzo elemento che rende assimilabile tutta questa storia maturata all’ombra di un quartiere popolato dalla buona borghesia cittadina a quelle di cui la cronaca nera è abituata a riferire raccontando le attività illecite di quartieri decisamente più degradati.
È la scoperta di un “brogliaccio” nel quale erano stati annotati nomi, cognomi, indirizzi e numeri di telefono degli acquirenti che si rivolgevano a G.C. per comprare lo stupefacente. Ma procediamo con ordine. Quando i carabinieri coordinati dal maggiore Luca Mercadante si sono giunti in via San Giacomo dei Capri hanno scoperto la marijuana nel vano elettrico interno al condominio nel quale abita il ragazzo; a quel punto hanno deciso di estendere le ricerche all’abitazione dell’indagato: e qui - oltre a trovare alcuni attrezzi utili al confezionamento delle dosi - hanno scoperto un’agenda piena di nomi e riferimenti telefonici. Il “libro matsro” dei clienti, appunto. Alcuni di loro sono stati anche convocati in caserma, dove avrebbero confermato di avere acquistato da G.C. dosi di marijuana. E non è ancora finita.
I FILMATI
Ad inchiodare il giovane incensurato alle responsabilità che lo hanno portato a Poggioreale c’è anche dell’altro. 
I militari dell’Arma hanno infatti acquisito un altro elemento che proverebbe il ruolo di pusher dell’arrestato: le immagini di alcuni impianti di videosorveglianza della zona, dalle quali si vedrebbe il 22enne consegnare agli acquirenti le dosi di droga in cambio di denaro.
A G.C., a questo punto, non è bastata nemmeno la condizione di incensurato a salvarlo dall’arresto. Ora la sua posizione è al vaglio della Procura. La vicenda dimostra come ormai non esistano più zone franche, esenti dalla piaga dello spaccio, in tutta la città. E come anche giovani insospettabili si rovinino il futuro commettendo reati oggi considerati molto gravi, a cominciare proprio dallo spaccio di stupefacenti.
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