Droga, assedio ai fortini di Scampia: è caccia al latitante Di Lauro jr

Droga, assedio ai fortini di Scampia: è caccia al latitante Di Lauro jr
di Daniela De Crescenzo e Nico Falco
Martedì 17 Ottobre 2017, 09:14 - Ultimo agg. 09:37
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Il rione dei fiori, le case celesti, le vele. Si muove tra queste strade la caccia ai re del narcotraffico, è qui che si susseguono le operazioni ad alto impatto per bloccare i rifornimenti di droga e fare terra bruciata intorno a chi ancora mantiene o sta cercando di prendere le redini dei traffici di stupefacenti. Sequestri e arresti, per distruggere qualsiasi tentativo di riorganizzazione e impedire che le grosse piazze ritornino in funzione. Ed è tra questi palazzoni che i carabinieri sono tornati, in una ennesima operazione volta a colpire il cuore del narcotraffico.

Sullo sfondo, le indagini per il ricercato numero uno: Marco Di Lauro, l'unico dei figli di Paolo Di Lauro in libertà tra quelli integrati nel clan. Dopo l'arresto del padre e dei fratelli ha preso il comando, siglando la pace con gli scissionisti e riuscendo a mantenere anche una parte dell'impero che fu di Ciruzzo 'o milionario. Nome in codice f4 per gli investigatori, il quarto figlio di Paolo Di Lauro è latitante da 13 anni. Lo hanno cercato ovunque, sia a Napoli, da dove non può allontanarsi troppo e per troppo tempo per mantenere il potere, sia all'estero: una delle indagini portava fino a Dubai, il buen retiro dove hanno trovato rifugio narcotrafficanti del calibro di Raffaele Imperiale, che con la droga ha fatto così tanti soldi da investire un centinaio di milioni nei due quadri di Van Gogh, rubati nel 2002 e ritrovati nel 2016 in una sua abitazione a Castellammare di Stabia. Se Di Lauro è un fantasma, però, i traffici a lui collegati sono ben visibili.

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