Torre Annunziata, due stese nella notte. È la faida dei ragazzini

Torre Annunziata, due stese nella notte. È la faida dei ragazzini
di Dario Sautto
Sabato 14 Agosto 2021, 09:23 - Ultimo agg. 16:41
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Altre due stese nel cuore della città. Venti di faida tra i vicoli del centro storico di Torre Annunziata, con i rampolli di famiglie di pregiudicati che «giocano» pericolosamente alla camorra, fortunatamente senza riuscire a colpirsi, ma ferendo ancora una volta irrimediabilmente la città. Accantonati i festeggiamenti per i trionfi di Ciro Immobile e Irma Testa, gli stessi vicoletti dei quartieri che hanno visto crescere i due talenti dello sport tornano a essere teatro di sparatorie tra giovanissimi che non sognano un pallone o i guantoni da boxe, ma corrono dietro violenza, fiction e camorra.

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Nel cuore della notte, la saracinesca del bar Stella nella centralissima piazza Ernesto Cesaro è stata crivellata di colpi: è un locale che appartiene alla famiglia Pallonetto, ritenuta molto vicina agli ambienti del clan Gionta. Un messaggio, forse, indirizzato a un ragazzino appena maggiorenne, due mesi fa protagonista di un raid nel rione Penniniello, sparando alcuni colpi di pistola senza raggiungere il «rivale» minorenne. Stessa notte, forse stessa arma. In sella a uno scooter, dei ragazzi si presentano sul corso Vittorio Emanuele III, nei pressi di casa Monaco (la famiglia dei Tittoni, noti pusher della zona) ed esplodono diversi colpi di pistola verso il portone d'ingresso.

Un po' come avvenuto un mesetto fa, quando l'arma usata per la «stesa» di avvertimento fu addirittura un kalashnikov. La raffica di proiettili ha squarciato il silenzio della notte ma nessuno ha avvisato le forze dell'ordine. Forse è quello il pericolo da evitare nelle prossime notti proveranno a rispondere nello stesso modo, sintomo evidente che sanno chi ha sparato e perché lo ha fatto.

In mattinata hanno avviato le indagini i poliziotti della squadra investigativa del commissariato di Torre Annunziata, agli ordini del dirigente Stefano Spagnuolo e del vicequestore Luigi Autiero. Effettuati i rilievi del caso, sono stati trovati diversi bossoli: tre in piazza Cesaro e altrettanti sul corso. Acquisiti i filmati di alcune telecamere presenti in zona. Solo tre giorni fa un'altra notte di sparatorie. In quel caso erano rimasti feriti il 36enne Gennaro Troncato (ex uomo di fiducia del terzo sistema) e il 20enne Carlo Vitiello (vicino agli ambienti del Piano Napoli di Boscoreale). Entrambi raccontarono ai carabinieri di essere rimasti vittime di rapine. Nel frattempo, sui due raid della scorsa notte, nessuna ipotesi viene esclusa, ma gli investigatori seguono le tracce che portano a una faida tra rampolli di camorra, impegnati da tempo nella spartizione delle piazze di spaccio di droga. Da una parte i residui della terza generazione dei Gionta, dall'altro rampolli intorno alla maggiore età che hanno come roccaforte il Parco Penniniello di Torre Annunziata, dove è stato creato il «quarto sistema», il nuovo gruppo che ha la missione di contrastare i «valentini» e sottrarre fette di territorio nel mercato illegale, quello dello spaccio e delle forniture di droga per le tante piazze. Due mesi fa il teatro degli spari fu il rione Penniniello: un 17enne fu ferito, un altro coetaneo rimase illeso. A inizio maggio, tra le strade centrali della movida, fu gambizzato un altro minorenne. Segno che la nuova faida di Torre Annunziata vede troppi ragazzini coinvolti.

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