Sant'Antimo. Bombe contro locali dei parenti del boss, sindaco solidarizza: è bufera

Sant'Antimo. Bombe contro locali dei parenti del boss, sindaco solidarizza: è bufera
di Marco Di Caterino
Giovedì 16 Novembre 2017, 16:16 - Ultimo agg. 20:23
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Sant’Antimo. Notte di bombe, camorra e terrore. Due gli attentati messi a segno a Sant’Antimo, Gli ordigni, piazzati alla base delle serrande del bar” Imperial”  e del negozio “ L’angolo di Angy”  sono stati fatti esplodere poco dopo le due della notte scorsa, a distanza di una decina di minuti l’uno dall’altro. Notevoli i danni materiali riportati dai due esercizi commericiali, i cui proprietari, uno zio e una cugina del boss Pasquale Puca, entrambi incensurati, hanno dichiarato ai carabinieri della compagnia di Giugliano, diretta dal capitano Antonio De Lise, di non aver mai ricevuto ne minacce e tantomeno richieste estorsive. 

In realtà le due bombe di ieri motte, sono uno sciagurato e criminale botta e risposta  al tritolo, tra il clan Puca di Sant’Antimo, capeggiato  da Pasquale Puca, detto “minorenne”, attualmente al carcere duro, e la costola armata del clan Ranucci, capeggiata da Filippo Ronga, boss in ascesa, latitante da ben cinque anni. E in una città che si sente sotto attacco e di fatto ostaggio della criminalità organizzata, (solo già sette gli attentati dinamitardi registrati negli ultimi undici mesi) le dichiarazioni di solidarietà ai commercianti  del sindaco Aurelio Russo,  hanno fatto più rumore dei due ordigni fatti esplodere la notte scorsa. Quella “solidarietà” espressa in una lunga nota, ha sorpreso e preoccupato non poco i concittadini del sindaco Russo, che in un primo momento aveva addirittura  decretato anche “due ore di lutto cittadino”, come valore simbolico di protesta dall’intera città per quanto appena accaduto. Poi in corso d’opera,  e sicuramente a mente fredda, dopo aver messo bene a fuoco i personaggi coinvolti, il sindaco si è affrettato a cancellare il lutto cittadino, mentre  la “frittata” della solidarietà contenuta in  nota stampa, resta purtroppo  “indelebile”  su tutti i siti e sulle pagine dei social.
 
 
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