Eav, treno della Circumvesuviana deraglia alla stazione di Pompei: stop alle corse

«Causa problemi tecnici, dalle ore 13:55 la circolazione ferroviaria tra le stazioni di Torre Annunziata e Pompei Santuario è momentaneamente interrotta»

Ancora problemi tecnici nella Circumvesuviana
Ancora problemi tecnici nella Circumvesuviana
Lunedì 7 Novembre 2022, 14:27 - Ultimo agg. 20:57
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Deraglia il treno della Circumvesuviana, stop a una tratta. Ancora disagi per gli utenti che si servono dei treni delle linee vesuviane gestite dall'Ente Autonomo Volturno.

Come comunicato da Eav, infatti, «causa problemi tecnici, dalle ore 13:55 la circolazione ferroviaria tra le stazioni di Torre Annunziata e Pompei Santuario è momentaneamente interrotta» lungo la linea Napoli-Torre Annunziata-Poggiomarino. Previsti bus sostitutivi per ridurre i disagi.

Il convoglio è deragliato all'ingresso della stazione di Pompei Santuario. Stando alle prime informazioni fornite dall'Eav, non ci sono feriti né tra i passeggeri, trenta quelli a bordo, nè tra il personale. Il treno, attivo sulla linea Napoli-Pompei-Poggiomarino, viaggiava a 5 chilometri all'ora, proprio perché in prossimità della stazione di arrivo.

Al momento nessuno dei passeggeri ha fatto ricorso alle cure dei sanitari.

Da chiarire la causa dell'incidente. Sulla vicenda è intervenuto il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, in difesa dei vertici dell'azienda trasporti sotto attacco da parte dell'opposizione: «Se ogni incidente vogliamo nominare un commissario dobbiamo commissariare tutta l'Italia. È un'iniziativa di opposizione più che dell'opposizione. Noi abbiamo avviato interventi importanti sia di nuove infrastrutture che di risanamento dell'e aziende». E ha aggiunto: «In particolare l'Eav l'abbiamo ereditata con i libri sulla soglia del tribunale, abbiamo avviato un'azione di risanamento finanziario radicale con un grande lavoro che ha fatto l'amministratore Umberto De Gregorio, si può sempre migliorare e fare di più, anche e soprattutto sui temi della sicurezza, ma questi non dovrebbero essere argomenti di polemica politica».

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