Eav, l'idea della Regione: «Al personale contratto Trenitalia»

Eav, l'idea della Regione: «Al personale contratto Trenitalia»
di Francesco Gravetti
Domenica 3 Luglio 2022, 10:00 - Ultimo agg. 16:01
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La settimana di passione della Circumvesuviana si è chiusa con l'ennesima giornata complicata per i pendolari, ma anche per i turisti che avevano scelto il treno per raggiungere le mete del mare. Ritardi, soppressioni e avarie si sono aggiunti all'orario fortemente ridotto dalla stessa Eav, che ha tagliato per tutta l'estate decine di corse a causa dell'indisponibilità dei macchinisti ad accettare lo straordinario. Le ferie e il Covid hanno fatto il resto: e così il servizio è sempre più carente. In questo contesto, si è fatto strada ieri il lodo Cascone, cioè la proposta avanzata, con una lettera, dal presidente della Commissione Trasporti in consiglio regionale, plenipotenziario di De Luca per quel che concerne la mobilità in Campania. Luca Cascone ha proposto «l'attuazione immediata in Eav dello stesso contratto di lavoro applicato  in Trenitalia (fatte le relative verifiche tecniche di assimilazione) in modo da gratificare i tanti lavoratori onesti e corretti del giusto compenso, in cambio di più ore di guida effettiva; e bloccare sul nascere ogni richiesta strumentale che mira solo a creare disservizi». In pratica, secondo Cascone si potrebbe estendere ai macchinisti Eav il contratto di Trenitalia. Perché? Perché in Trenitalia i dipendenti guadagnano di più ma allo stesso tempo restano più ore sui treni, fino a 5 al giorno. Il nodo dei disservizi, infatti, sarebbe proprio il prolungamento dell'orario alla guida dei convogli: molti non lo accettano e rifiutano lo straordinario. Il no alle ore in più è legittimo ma determina disagi perché la Circumvesuviana ha l'organico ridotto. Una sorta di sciopero bianco. 

L'idea di Cascone è stata subito sposata da Eav: «La proposta mi sembra ragionevole e interessante. Eav procederà senz'altro in tal senso. Si tratta di aprire un tavolo, l'importante è rendersi conto che a queste condizioni non possiamo dare più soldi. Se si ridiscute tutto, a partire dalla idea di Cascone, si può ragionare», dice Umberto De Gregorio. «Nel corso di questi incontri sarà importante anche condividere un graduale percorso di valorizzazione dei tanti giovani neoassunti che possono e devono - con la giusta retribuzione - dare il massimo contributo all'azienda formandosi al fianco dei lavoratori più esperti», dice ancora Cascone nella sua lettera.

E su questo punto trova l'adesione di Alfonso Langella, segretario generale Fit Cisl: «Potrebbe essere la strada per sedersi a discutere e trovare il modo di gratificare i lavoratori più giovani, che ora guadagnano meno dei più anziani, ragionando anche sulla produttività e sul piano assunzioni». 

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Scetticismo, invece, da parte degli autonomi dell'Orsa: «Eav dal 2019 non applica accordi aziendali regolarmente firmati, ci chiediamo quanto può essere credibile un discorso del genere», dice Gennaro Conte. Va detto che Orsa da tempo sottolinea che il problema non sono le ore in più alla guida, ma una serie di impegni presi dall'azienda ma mai mantenuti, a cominciare da misure per migliorare la sicurezza durante la corsa. Critici anche quelli di Usb. In attesa di capire se il lodo Cascone possa davvero funzionare, i viaggiatori fanno i conti tutti i giorni con condizioni terribili. Ieri decine di corse hanno accumulato ritardi, altre ancora sono state soppresse a causa della mancanza di personale, qualcuna è saltata per improvvise avarie durante il tragitto. Colpita anche la linea usata dai turisti, la Napoli-Sorrento, che è stata risparmiata dai tagli estivi. Nel primo pomeriggio un treno carico di passeggeri si è fermato a Vico Equense: alla gente è toccato scendere e prenderne un altro, diretto a Sorrento. Soppresso per una improvvisa avaria anche un Campania Express, il treno speciale per turisti che ferma solo alle mete balneari e ai siti archeologici, il cui biglietto costa 15 euro. E domani salterà per l'intera giornata la linea Napoli-Poggiomarino. 

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