Un esercito di scrutatori, presidenti di seggio e rappresentanti di lista, quello formato in queste ore da autisti e dipendenti del trasporto pubblico: sono circa 400 le richieste di permessi elettorali arrivate da parte del personale di Anm per il weekend del voto. E, come da pronostico anticipato ieri su queste pagine, è arrivata una pioggia di disagi per la cittadinanza, una tempesta cominciata ieri, destinata a durare anche oggi e domani, e che coinvolge funicolari, metropolitana e bus. Linea 1 limitata tra Dante e Piscinola, stazioni intermedie della funivia chiuse, trasporto su gomma «a servizio ridotto almeno del 20%» come trapela dal sindacato Usb. Un fine settimana e un lunedì da incubo per i mezzi pubblici, tanto che la stessa Anm, dopo aver annunciato l'altro ieri su Facebook l'interruzione del servizio social fino a «lunedì alle 6.30», ha poi corretto il tiro e aggiornato la pagina per segnalare l'impasse dei trasporti. L'ira degli utenti trapela dalle reaction delle faccine rosso-rabbia, anche se i commenti ai post sono bloccati. Insomma, sarà un'elezione tutt'altro che facile per gli spostamenti, specialmente per i tanti anziani diretti alle urne.
Sabato, domenica e lunedì.
È quasi del tutto isolato, senza funivia, il corso Vittorio Emanuele. Vista la cronica carenza di personale, il ricorso alle corse dirette è stato utilizzato spesso in estate anche quando si è trattato di potenziare l'Alibus, nelle giornate clou del boom turistico. Insomma, centinaia di utenti, ieri, sono rimasti impietriti leggendo il cartello affisso all'esterno della funicolare: «Solo corse dirette. Stazione Palazzolo e corso Vittorio Emanuele chiuse al pubblico. Ci scusiamo per il disagio». Ma nel disagio, appunto, arriva anche la proposta. A lanciarla è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari: «Ogni volta che si vota a Napoli è la stessa storia - commenta - invece di venire incontro ai cittadini, incrementando il numero di corse su ferro e su gomma, anche per le aumentate esigenze connesse proprio alla necessità di maggiori spostamenti verso i seggi, i servizi vengono ridotti o soppressi per tre giorni. Da tempo e da più parti viene richiesta l'adozione di un provvedimento che escluda il personale di aziende di trasporto pubblico locale dalle funzioni di presidente, scrutatore, segretario di seggio. In attesa del legislatore basterebbe dare priorità, per le nomine nei seggi elettorali, a studenti e percettori di reddito di cittadinanza».