Comunali San Giorgio a Cremano, Galdieri candidato sindaco di Fratelli d'Italia

Comunali San Giorgio a Cremano, Galdieri candidato sindaco di Fratelli d'Italia
di Francesco De Sio
Giovedì 6 Agosto 2020, 17:44 - Ultimo agg. 18:21
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Nella roccaforte rossa di San Giorgio a Cremano concorre anche la destra. Sciolte le ultime riserve attorno al nome: Salvatore Galdieri, per tutti Aldo, è stato infatti presentato ufficialmente come candidato sindaco di Fratelli d'Italia in vista del voto del prossimo 20 e 21 settembre che lo vedrà opposto a Giorgio Zinno, Giovanni Marino e Luigi Gallo. Figlio dell'ex senatore sangiorgese Roberto Galdieri, l'avvocato 61enne ha lanciato nel pomeriggio il guanto di sfida al centrosinistra, alla presenza del capogruppo di FdI alla Camera Francesco Lollobrigida e dell'onorevole Andrea Delmastro: «Fronteggeremo due coalizioni nate da una spaccatura, che stanno imbarcando candidati in nome di una logica numerica e non politica - ha affermato Galdieri, già in corsa per la fascia tricolore nel 2012 -. Porteremo all'interno del palazzo facce nuove, pulite. I cittadini non abbiano paura di credere nel rinnovamento».

Poi un accenno al programma, con inevitabili riferimenti alla sicurezza e alla valorizzazione del patrimonio locale: «San Giorgio è diventata luogo di ritrovo per la delinquenza giovanile di tutto il circondario, le forze dell'ordine vanno agevolate con un servizio di polizia municipale attivo 24 ore al giorno per cui già in passato ho chiesto fondi. Sul nostro splendido territorio - incalza - sono presenti oltre trenta ville vesuviane, il turismo va incentivato tramite accordi con i tour operator». Galdieri, soprannominato «l'Ultimo Samurai» per la tenacia da sempre mostrata in ambito politico, dovrebbe essere appoggiato alle prossime amministrative da un'unica lista, in attesa delle scelte di Forza Italia e Lega. L'obiettivo più verosimile è quello di provare a ottenere un avamposto nella composizione della nuova Assise, come già accaduto nel corso della prima consiliatura Giorgiano (2007-2012).

Sul fronte opposto, in giornata sono circolate flebili voci su un improbabile «scippo» del simbolo del Pd di Marino ai danni di Zinno. Un'ipotesi inverosimile spazzata via, oltre che dai diretti interessati, anche dai vertici Dem. «Siamo di fronte a parole strumentali e prive di alcun fondamento, proferite per cercare di destabilizzare la forza del sindaco uscente - commenta il segretario cittadino del partito Giuseppe Ferrara -. I componenti dello sparuto gruppo che avrebbe gettato ombre sul candidato non hanno la tessera del Partito democratico da svariati anni, ed erano rappresentanti di Articolo 1. Questo la dice lunga sulla credibilità delle affermazioni fatte, per cui stiamo anche verificando che se vi siano ipotesi di reato. In questo caso non esiteremo ad agire anche legalmente».
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