Elezioni Napoli, candidati fantasma
Valente: fiducia nei pm, ma basta
domande e considerazioni politiche

EMBED

«Ho risposto alle domande che mi sono state fatte, con la massima serenità. È nostro interesse accertare la verità quanto prima». Si è concluso così il pomeriggio di Valeria Valente, parlamentare e capogruppo del Pd a Napoli, che oggi è stata ascoltata, come persona informata sui fatti, per oltre tre ore dai pm partenopei, in merito ai candidati a loro insaputa inseriti nella lista Napoli Vale. Una deposizione lunga e articolata quella della Valente che è apparsa serena all'uscita dal Centro direzionale di Napoli, ma non ha voluto fare alcune considerazione sulla sua prospettiva politica: «Oggi non è il tempo di considerazioni politiche ma è il tempo del silenzio e del rispetto per il lavoro dei magistrati», ha detto rispondendo ai cronisti che le chiedevano se pensasse a dimettersi da capogruppo del Pd. Un gruppo, quello dei democrat, che intanto perde un pezzo: Salvatore Madonna, il primo indagato dell'inchiesta sulla lista Napoli Vale, si è infatti autosospeso dal Pd: «In relazione alle vicende che mi vedono interessato, pur ritenendo di non aver commesso alcuna irregolarità e in attesa che la mia posizione venga chiarita, ritengo opportuno autosospendermi dal Partito Democratico», ha dichiarato il consigliere comunale, che fa parte dell'area di Mario Casillo, in una nota inviata una mezz'ora dopo la fine dell'interrogatorio della Valente.

Madonna sarà ascoltato a sua volta lunedì dalla procura napoletana, che convocherà anche gli altri dirigenti del Pd che avevano responsabilità nell'ufficio politico della Valente. Ma intanto il clima politico all'interno dei democratici a Napoli è sempre più velenoso. Dopo gli attacchi di Bassolino e De Luca, oggi sono arrivati gli strali della sinistra del Pd partenopeo con Marco Sarracino, membro della direzione nazionale dem, che chiede l'intervento di Roma: «Il Partito nazionale - spiega il segretario dei Gd - è complice di tutto quello che è avvenuto e di tutto quello che sta emergendo. Quanto sta avvenendo a Napoli non può non essere affrontato nella direzione nazionale del 13 febbraio. Siamo un caso deriso da tutta Italia». Un caso che invaderà inevitabilmente l'assemblea del Pd di Napoli prevista per sabato mattina all'Hotel Ramada, che dovrebbe tracciare la road map per il congresso che rielegga tutti gli organismi dirigenti. Un percorso che ricorda oggi Gianluca Daniele, coordinatore di Sinistra Riformista in Campania, che si augura come il segretario provinciale Carpentieri, «non intenda mancare alla parola data - afferma - come si potrebbe sospettare dal fatto che, nella convocazione dell'Assemblea provinciale di sabato 11 gennaio, la questione congresso non è stata nemmeno messa all'ordine del giorno».
(video Newfotosud - Renato Esposito)