Omicidio a Lettere: elicotterista assassinato, la pista della vendetta per un terreno conteso

Omicidio a Lettere: elicotterista assassinato, la pista della vendetta per un terreno conteso
di Dario Sautto
Mercoledì 4 Agosto 2021, 09:22 - Ultimo agg. 09:59
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Ucciso mentre rientrava a casa: sotto torchio i vicini di casa, sequestrate pistola e munizioni. Proseguono senza soste le indagini sull'omicidio di Domenico Giordano, 73enne elicotterista della guardia di finanza in congedo, ucciso domenica sera dopo aver imboccato la stradina privata che portava alla sua abitazione, tra via Tuoro e via Nuova Depugliano, a Lettere. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia agli ordini del capitano Carlo Venturini, coordinati dalla Procura di Torre Annunziata con il procuratore Nunzio Fragliasso e il sostituto Andreana Ambrosino. Scavando nella vita privata dell'anziano, sono emersi dissidi passati con alcuni vicini, sfociati anche in alcune cause giudiziarie tra le parti. Padre e figlio sono stati ascoltati a lungo come persone informate dei fatti dai carabinieri (hanno comunque nominato l'avvocato Antonio de Martino) e hanno fornito un alibi credibile, con tanto registrazioni del sistema di videosorveglianza della casa. Dopo essere stati ascoltati, sono stati rilasciati. La loro abitazione, però, è stata sottoposta a perquisizione: titolari di un regolare porto d'armi, in casa avevano una pistola e decine di munizioni, tutte dichiarate e certificate, che sono finite sotto sequestro. Nelle prossime ore l'arma sarà sottoposta agli esami del caso per capire se abbia sparato di recente e se sia compatibile con la pistola utilizzata per il delitto. Questioni di vicinato, però, riguarderebbero anche un altro componente della stessa famiglia, che potrebbe essere ascoltato nelle prossime ore.

Nel frattempo, per non lasciare nulla al caso, gli investigatori stanno battendo tutte le altre possibili piste.

Tra queste, anche l'ipotesi che Giordano possa aver, in qualche modo, intralciato le coltivazioni di canapa indiana, ritrovate spesso anche in zona. Tre sequestri di piantagioni di cannabis indica sono stati effettuati dai carabinieri nell'ultimo mese a Lettere, ma in zone lontane da via Tuoro, dove tra l'altro risiede anche uno dei maggiori «esperti» della «Giamaica dei monti Lattari». Un altro sequestro, avvenuto tra Sant'Antonio Abate e Scafati ed effettuato dalla guardia di finanza, riguardava proprio un 46enne residente a Lettere, gestore di una serra per coltivazioni di piante ad uso farmaceutico. La pista che porta allo «sgarro» dei narcos non è al momento quella privilegiata, ma non è stata ancora del tutto esclusa, anche se le modalità dell'esecuzione più vicina ad un agguato che alla classica imboscata fanno pensare più ad una questione privata. E proprio nella vita privata di Giordano, negli ambienti familiari e tra i vicini che gli investigatori continuano a cercare dettagli utili alle indagini. Tra le vicende emerse finora, c'è anche l'interessamento di Giordano alla compravendita di un terreno, sempre a Lettere e non lontano dall'orto di famiglia che curava insieme al fratello.

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Un fondo agricolo sul quale, forse, c'erano le mire di qualcun altro, che non ha gradito l'incursione del 73enne nella trattativa. Quel che è certo è che chi ha sparato conosceva bene la vittima, e viceversa. Almeno è questa l'idea che si sono fatti gli investigatori, semplicemente dalla prima ricostruzione della dinamica dell'agguato. Giordano si sarebbe fermato alcuni istanti, forse ha anche parlato con il suo assassino, che poi gli ha sparato contro tre colpi di pistola, prima di darsi alla fuga. Potrebbe aver utilizzato una semiautomatica, esplodendo i proiettili da distanza molto ravvicinata, centrando il 73enne al collo, alla spalla e all'addome, non lasciandogli scampo. La Renault Twingo a bordo della quale viaggiava, poi, in retromarcia si è adagiata ad un muro di contenimento. Nessun testimone, nella stradina di montagna privata che conduce a casa Giordano, nessuno ha sentito gli spari. Nessuno sa per quale motivo l'ex elicotterista delle fiamme gialle sia stato ammazzato in maniera così violenta.

Il killer, poi, potrebbe essere fuggito addirittura a piedi, senza lasciare tracce, approfittando del buio e della scarsa illuminazione in zona. L'omicidio è avvenuto intorno alle 21:30, quando Giordano stava rientrando a casa. L'allarme è stato lanciato pochi minuti dopo.

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