Emergenza rifiuti nel Napoletano, la difesa ricorre al «Var»

Emergenza rifiuti nel Napoletano, la difesa ricorre al «Var»
Venerdì 21 Ottobre 2022, 10:25 - Ultimo agg. 10:34
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In aula un proiettore per ricostruire l'emergenza rifiuti a Torre del Greco tra il 2014 ed il 2015 e per provare a dimostrare come le immagini catturate dalle telecamere posizionate dalla Guardia di Finanza avessero ripreso solo in parte i luoghi sui quali erano puntate. È accaduto ieri pomeriggio durante il processo che vede imputati tra gli altri l'ex sindaco della città vesuviana, Ciro Borriello, e i titolari della ditta Fratelli Balsamo. I fatti risalgono all'estate del 2017, quando il primo cittadino e i vertici dell'azienda specializzata in servizi per l'ambiente furono raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per presunte tangenti versate in cambio di favori legati all'appalto per lo smaltimento dei rifiuti.

A oltre cinque anni da quell'ordinanza di custodia cautelare, il processo in corso di svolgimento presso il tribunale di Torre Annunziata (giudice Maria Camodeca) è entrato nella fase decisiva.

Tanto che nel corso dell'ultima udienza, quella che ha visto l'ascolto in qualità di teste dell'accusa del brigadiere della Guardia di Finanza di Torre del Greco, Gerardo Sorrentino, la difesa della Fratelli Balsamo (composta dagli avvocati Massimo Loffredo e Nicolas Balzano) ha fatto ricorso ad una sorta di «Var» della giustizia, per mettere a confronto le foto dell'emergenza rifiuti nel 2014 e 2015, quando cioè il servizio di raccolta dei rifiuti era gestito prima dalla ditta Ego Eco e poi appunto dalla Fratelli Balsamo. Ma è sulle immagini «catturate» da telecamere nascoste sull'autolavaggio della Poeti Group (lì dove secondo l'accusa sarebbero stati lavati solo parte dei compattatori usati per la raccolta, permettendo così di ottenere un indebito guadagno che sarebbe poi, sempre secondo gli inquirenti, tornato come tangente prima ai Balsamo e poi all'allora sindaco Borriello), che si è concentrato il lavoro degli avvocati. I consulenti tecnici della Fratelli Balsamo hanno sostenuto come le immagini delle telecamere della Guardia di Finanza puntassero invece solo su una porzione dell'autolavaggio, escludendone un'altra, quella dove sarebbero stati effettivamente lavati i mezzi usati per la raccolta. Una tesi questa sostenuta anche dal legale della ditta Poeti Group, l'avvocato Pasquale Striano.

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