Ercolano, uccise Tullio e Giuseppe,
la difesa rinuncia al Riesame

Ercolano, uccise Tullio e Giuseppe, la difesa rinuncia al Riesame
di Carla Cataldo
Giovedì 18 Novembre 2021, 11:09
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È stato trasferito in un reparto protetto del carcere di Poggioreale, Vincenzo Palumbo, il camionista di Ercolano che il 29 ottobre scorso ha ucciso due ragazzi di Portici. È sorvegliato a vista «per evitare che commetta atti di autolesionismo», come fanno sapere i suoi avvocati. Palumbo è in carcere da venti giorni, ma solo da poco è «completamente consapevole del fatto di aver ucciso due ragazzi innocenti», dice l'avvocato Fioravante De Rosa che assieme a Francesco Pepe difende l'uomo accusato di duplice omicidio volontario.

I legali non hanno presentato ricorso al Tribunale del Riesame. La difesa vuole attendere l'esito delle indagini prima di elaborare una strategia processuale.

Un processo che potrebbe costare l'ergastolo al camionista, ritenuto il protagonista del folle e ingiustificato massacro costato la vita a Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella.

L'inchiesta condotta dalla Procura di Napoli (procuratore Giovanni Melillo, aggiunto Pierpaolo Filippelli e sostituti Luciano D'Angelo e Daniela Varone) ha accertato che Palumbo avrebbe sparato per uccidere esplodendo undici colpi di pistola con la sua Beretta calibro 40 regolarmente detenuta. Un dato, questo, che emergerebbe dagli indizi raccolti subito dopo il massacro, anche se Palumbo - nell'interrogatorio - ha detto che non era sua intenzione uccidere. Tullio e Giuseppe sono stati ammazzati perché scambiati per ladri. Palumbo ha raccontato di aver subito un furto qualche giorno prima, un episodio che lo aveva turbato. Così quando intorno alla mezzanotte ha visto quei due ragazzi aggirarsi nei pressi della sua abitazione ha cominciato a sparare.

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