Ercolano, protesta dei parrucchieri:
le chiavi dei negozi portate al Comune

Ercolano, protesta dei parrucchieri: le chiavi dei negozi portate al Comune
Martedì 28 Aprile 2020, 14:34 - Ultimo agg. 18:51
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Apertura anticipata dei saloni, contrasto all'abusivismo, richiesta di contributi comunali a sostegno di tutte le attività commerciali coinvolte. Sono le istanze avanzate questa mattina da alcuni rappresentanti della categoria di parrucchieri e barbieri al sindaco di Ercolano ( Napoli), Ciro Buonajuto. Un gruppo è stato ricevuto in Municipio dal primo cittadino al quale ha consegnato simbolicamente le chiavi delle proprie attività. I parrucchieri, rispettando il distanziamento sociale e muniti di mascherina, hanno dichiarato che la chiusura imposta dai decreti 'anti contagiò ha messo in ginocchio il settore e, per questo motivo, è opportuno che riaprano al più presto i rispettivi saloni così come già avvenuto per i titolari di bar e ristoranti.

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«Sono dalla loro parte: dopo oltre due mesi di chiusura, imporre a queste attività di riprendere a lavorare tra più di un mese è ingiusto e insostenibile per delle imprese spesso monofamiliari che hanno nei loro negozi l'unica fonte di reddito» ha detto il sindaco Ciro Buonajuto al termine dell'incontro «Sono pronto a rappresentarli in ogni sede per chiedere che almeno in Campania, dove si registra un numero di contagi nettamente inferiori ad altre regioni d'Italia, vengano riviste modalità e tempistiche per la riapertura di queste attività. Si possono e si devono considerare tutte le possibilità per consentire ai saloni di riaprire, seppur rispettando rigide misure di sicurezza tese al contenimento del contagio». Il primo cittadino si è detto preoccupato del fenomeno dell'abusivismo «A fronte di attività legali chiuse per un altro mese, in tutta la Regione prosegue il lavoro di centinaia di abusivi che, nonostante l'opera di contrasto delle Forze dell'Ordine, continuano a girare per le case creando un danno all'economia legale e, soprattutto, un enorme rischio di carattere sanitario». Infine, una rassicurazione alla categoria: «A breve scriverò a Governo e Regione per chiedere che vengano messe in campo le misure per consentire la riapertura in tutta la Regione di queste attività al servizio della persona con tutte le prescrizioni richieste dalla situazione sanitaria. A Ercolano e in tutta la Campania, in primis grazie alla collaborazione dei cittadini e al sacrificio di migliaia di imprese, si è riusciti ad arginare il contagio: un altro mese di chiusura totale significherebbe la definitiva cessazione per il 90% delle piccole attività». 

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