Degrado a Ercolano: rifiuti, frigoriferi e scarti edili nella strada trasformata in discarica

Degrado a Ercolano: rifiuti, frigoriferi e scarti edili nella strada trasformata in discarica
di Carla Cataldo
Sabato 19 Settembre 2020, 10:01 - Ultimo agg. 10:57
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Lontano dai palazzi della politica e a due passi dagli scavi archeologici c'è una strada dimenticata piena zeppa di rifiuti. Si chiama via Pignalver e si trova a Ercolano. Un'arteria importante che congiunge corso Resina e la zona marittima della città. Un vicoletto che fa da raccordo tra il centro e la periferia. Centinaia di metri di asfalto che puntualmente, però, si trasformano in un enorme deposito di rifiuti di ogni genere.

Spazzatura, scarti di lavorazione edile, vecchi elettrodomestici. C'è di tutto in quel tratto di strada che sfiora la storia e spacca in due Ercolano. Un'emergenza passata inosservata anche agli spot della campagna elettorale di queste ultime settimane. Il tutto in un luogo simbolicamente importante. Via Pignalver, tra l'altro, si trova a due passi da vico Moscardino, per l'Antimafia più semplicemente la roccaforte del clan Ascione-Papale, la cosca protagonista, fino al 2010, della terribile guerra di camorra che ha insanguinato le strade della città.

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Per aprire gli occhi sullo scempio, basta dirigersi verso il secondo tratto di quell'angusto vicoletto che porta dritti all'ingresso degli scavi. Ai lati della strada invasa da piante, terreni e vegetazione che ricopre la carreggiata c'è di tutto. Persino uno specchio senza cornice poggiato su un muro di cinta. Un riflesso di luce nel degrado che illumina, poco distante, anche la piccola montagna di guaina e rifiuti speciali piazzata vicino ad un altro muretto. Uno spettacolo sconvolgente, capace di attrarre anche la «curiosità» di turisti e residenti che con lo sguardo sconvolto e il naso turato si spingono verso il fondo della strada. Immagini di una strada dimenticata, emblema di un centro storico nel quale nonostante sforzi e controlli regna ancora l'anarchia.

Un dramma, quello legato allo sversamento incontrollato di rifiuti che attanaglia anche altre zone della città. Dalla zona alta, quella delle discariche a cielo aperto e dei roghi tossici, a quella bassa, dove l'inciviltà alimenta le pattumiere e il degrado. Un problema che dopo le polemiche degli ultimi anni sulla raccolta della spazzatura è destinato a finire in cima alle priorità di chi sarà chiamato a governare Ercolano per i prossimi 5 anni. Dalla necessità di nuove assunzioni per monitorare il territorio fino alle telecamere di videosorveglianza. Misure che i cittadini invocano a gran voce pur di porre fine allo scempio che arriva a sfiorare persino la storia.

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