Il conto alla rovescia è già cominciato. Fiato sospeso per gli appassionati dell'Espresso italiano. Mancano pochi giorni al responso ufficiale sulla proposta di candidatura a patrimonio immateriale dell'Unesco per la tazzina, una delle bevande più popolari del mondo e che da Napoli a Venezia ha sviluppato una storia secolare. Il 29 marzo il dossier 'Il caffè espresso italiano tra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napolì, sarà esaminato dalla Commissione Nazionale Italiana Unesco che dovrà formalmente decidere se inviarlo a Parigi per ottenere la prestigiosa iscrizione del sito entro il 2022.
Un percorso tecnico impegnativo che di fatto ha unito i tanti volti della bontà e della qualità del caffè italiano, fa sapere il ministero delle Politiche agricole, che ha presentato tutta la documentazione per l'esame finale.
Un risultato molto atteso che si andrebbe a sommare ai molti tesori enogastronomici italiani già iscritti al sito, dall'arte italiana della ricerca del tartufo (2021), alla Dieta mediterranea (2010), all'arte dei pizzaiuoli napoletani (2017). Di fatto la pausa caffè scandisce lo stile di vita degli italiani che ne consumano, secondo le stime della Coldiretti, 30 milioni di tazzine al giorno tra bar, ristoranti e locali pubblici. Si tratta di un rito conviviale al tavolo o al banco, che ha spesso per cornice locali storici, evocando pagine di letteratura e piece teatrali, da Goldoni a De Filippo. Fino a momenti di solidarietà, come si usa a Napoli col caffè sospeso offerto a sconosciuti avventori in difficoltà ma anche come gesto di cortesia. Tra le iniziative di oggi, per la Giornata nazionale del caffè espresso italiano, ricco il programma a Napoli, a partire da 'Un caffè sospeso per l'Ucraina' il cui ricavato sarà devoluto alla Caritas, oltre a racconti e degustazioni. Nelle altre città, a Venezia dalle 9 visite gratuite al caffè Florian; a Trieste dalle 11 apertura al pubblico dei caffè storici e di alcune torrefazioni della città; a Milano dalle 10 alle 17 visite e degustazioni al Museo Mumac, della macchina del caffè; a Pescara illustrazione del dossier Unesco nelle scuole. In Sicilia, a Palermo dalle 10 alle 12 apertura della Fabbrica museale del caffè Morettino mentre a Modica iniziativa 'Il tuo sostegno vale un caffè', in 120 locali. In altre città, grazie alla Fipe e all'Associazione Locali storici d'Italia, nonché ad alcuni Musei dedicati alla storia del caffè, tante le iniziative per la raccolta firme a sostegno della candidatura.
Napoli in prima linea. «Con Benedetto Casillo, uno dei maggiori interpreti della napoletanità nel mondo, che ha letto il celebre passo di Luciano De Crescenzo sul caffè sospeso, il Gran Caffè Gambrinus oggi ha dato il via alle iniziative a sostegno della candidatura della tradizione e cultura del caffè espresso italiano da Venezia a Napoli a patrimonio immateriale dell'Unesco» come sottolinea una nota del consigliere regionale di Europa Verde e presidente della Commissione Agricoltura Francesco Emilio Borrelli. «Nella giornata di sabato il rito del caffè sospeso è dedicato al popolo ucraino, i fondi raccolti saranno devoluti ai rifugiati che arrivano a Napoli».