Estate a Napoli, il Golfo resiste alle disdette: «Ma servono incentivi»

Estate a Napoli, il Golfo resiste alle disdette: «Ma servono incentivi»
di Massimiliano D'Esposito e Massimo Zivelli
Lunedì 19 Luglio 2021, 08:30 - Ultimo agg. 18:13
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Da isola covid free al green pass per alberghi e discoteche, ma con incentivi. Le paure di nuove diffusioni del contagio, che attraversano il mercato delle prenotazioni turistiche, nel caso di Ischia al momento non fanno registrare cancellazioni e defezioni: restano confermati i pienoni di fine luglio e agosto e il trend per settembre continua ad essere in crescita. Ed è così che tutti, dagli operatori turistici ai fornitori di servizi fino agli organizzatori di eventi, guardano alle prossime settimane con fiducia. «Il messaggio di isola covid free che è stato veicolato fin dalla primavera - afferma Giancarlo Carriero, patron del Grande Albergo della Regina Isabella - ha costituito la migliore operazione di marketing che si potesse mettere in campo in questo difficile momento storico. Qui al semplice slogan si è andata ad accompagnare la concretezza di una vaccinazione alla quale volontariamente si è sottoposta l'80% della popolazione produttiva dell'isola, e questo oggi dà sicurezza a chi ha prenotato e continua a prenotare». 

Lavoro e ripresa dell'economia turistica: con questi obiettivi, Ischia sul vaccino ha superato rapidamente ogni tipo di remora ideologica, e oggi la grande maggioranza è d'accordo all'introduzione del green pass, che qui vedrà il suo debutto la sera del 26 luglio quando solo chi potrà esibire il documento sarà ammesso ad assistere alla festa di Sant'Anna. Tutti d'accordo sul pass i frequentatori dei social, la sorpresa risiede semmai nel fatto che una maggioranza, seppur risicata, avrebbe preferito che non si svolgesse affatto il tradizionale evento, da sempre grande attrattore turistico. Motivo? La paura che assembramenti incontrollati possano essere causa di focolai di contagio fra i turisti compromettendo il prosieguo di una stagione votata al rilancio. «Il green pass è una delle strade obbligate - spiega Fulvio Gaglione, direttore del Grande Albergo Punta Molino - ma deve essere accompagnata da accortenze, gesti anche simbolici di accoglienza.

Penso che i comuni dell'isola dovrebbero annunciare che i turisti muniti di green pass saranno esentati dal pagare la quotidiana tassa di soggiorno. Un gesto di cortesia simbolico, che però aiuterebbe anche gli indecisi nella scelta di prenotare o non cancellare la prenotazione». 

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«Anche quest'anno non facciamoci illusioni, continueremo a lavorare grazie al turismo di prossimità», sentenzia Mario Leonessa, esponente della famiglia che sull'isola gestisce alberghi di una certa importanza come Moresco ed Excelsior. «Disdette? Assolutamente no. Come previsto i nostri turisti americani stanno mantenendo le loro prenotazioni» ribatte Roberto Sciò, storico esponente della Pellicano Hotels che a Forio gestisce il lussuoso Mezzatorre Resort. Una tendenza che si nota anche in Costiera sorrentina. «Nell'ultimo periodo c'è stato un aumento delle richieste di soggiorni, in Costiera e nel resto della regione, anche da parte di turisti provenienti dall'estero», spiega l'agente di viaggio e albergatore sorrentino Gino Acampora. Numeri in aumento anche grazie alla ripresa dei voli da Napoli, che potrebbero ovviamente cambiare repentinamente di fronte all'incremento dei contagi da variante ed al conseguente rischio di nuove restrizioni. «Per questo - mette in chiaro Acampora - è fondamentale procedere a spron battuto con le vaccinazioni e intensificare l'utilizzo del green pass. Allo stesso tempo bisogna evitare allarmismi che di certo non aiutano in questa fase». 

È dello stesso avviso anche Agostino Ingenito, presidente di Abbac, associazione delle strutture extralberghiere, che ha inviato una lettera al ministro del Turismo Massimo Garavaglia ed ai presidenti di Regione per chiedere un'informazione chiara e trasparente. «Il viaggiatore ha necessità di sapere che si ritroverà in un percorso sicuro», sottolinea Ingenito, che chiede anche chiarezza immediata «sulle modifiche dell'Rt come indice di contagi, ed evitare che si sviluppino speculazioni mediatiche che confondano i turisti». Il timore di prenotare il proprio soggiorno in una località che può ritrovarsi in zona gialla, con tutte le restrizioni che ne conseguono, può spingere i vacanzieri a guardare ad altri Paesi oppure a rimandare il proprio viaggio. Per tranquillizzarli diversi portali online prevedono la possibilità di cancellazione anche nelle 24 ore precedenti l'arrivo a destinazione. «E questo - conclude Ingenito - si ripercuote sui nervi di migliaia di operatori che vedono sfumare prenotazioni e incassi che immaginavano di introitare per garantirsi un minimo di reddito». 

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