Estate a Sorrento a gonfie vele: boom di stranieri, sold out fino a ottobre

Estate a Sorrento a gonfie vele: boom di stranieri, sold out fino a ottobre
di Massimiliano D'Esposito
Domenica 31 Luglio 2022, 10:00
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Un'estate così a Sorrento la ricorderanno a lungo. Dopo due anni di crisi, di presenze a intermittenza, di alberghi chiusi, la pandemia sembra solo un brutto ricordo. Del resto, basta passeggiare per il corso Italia o i vicoletti e accorgersi che di mascherine se ne vedono davvero poche. C'è voglia di vacanze, di mare, di spensieratezza e i turisti, come recita la canzone, sono tornati a Sorrento. «C'è un solo aggettivo per descrivere questa estate: irripetibile. Fino a ottobre è tutto esaurito», gongola Gino Acampora, albergatore, ma anche uno dei principali tour operator della Campania.

I numeri dicono tutto.

Tra alberghi, B&b e case vacanza, si calcola una presenza giornaliera di 30mila turisti, quasi un milione al mese se si considerano i proprietari delle seconde case. Il turismo viaggia a gonfie vele grazie soprattutto ai consistenti movimenti che arrivano dal mercato inglese e da quello americano, quelli tradizionalmente più legati alla penisola sorrentina. «Ma un po' tutti i Paesi, in modo particolare quelli collegati con voli diretti per Napoli, stanno rispondendo bene», chiarisce Acampora. Anche la guerra in Ucraina incide sui flussi. Mancano i facoltosi russi, quelli che fino a un anno fa potevano permettersi soggiorni extralusso tutto compreso per vacanze da mille e una notte. Anche se qualche addetto ai lavori confida che in giro ce ne sono, pochi, ma ci sono. Allo stesso tempo si conquistano viaggiatori provenienti da altre nazioni. Sono soprattutto turisti che fino all'anno scorso sceglievano il Mar Nero e che ora, a causa del conflitto, guardano altrove, anche all'Italia e alla Campania. Sono soprattutto israeliani ed egiziani. Poi c'è il ritorno degli asiatici, per due anni bloccati dalla pandemia, e anche dei sudamericani. Gli statunitensi inoltre stanno trascinando i canadesi e i ricchi messicani. E ora, con il mese di agosto alle porte, c'è attesa per le ferie degli italiani. 

L'auspicio degli operatori turistici è che l'onda lunga si espanda sino all'autunno inoltrato per dare la possibilità ai propri collaboratori di lavorare. Già, il personale. Una delle note dolenti di questa estate per il comparto. Il paradosso è che mentre i turisti affollano Sorrento e dintorni, alberghi, ristoranti, lidi e bar lamentano la mancanza di addetti. E soffre anche il settore dei trasporti privati: ci sono auto e bus disponibili, ma non gli autisti. «È assurdo ma è la realtà», conferma Acampora. Nel frattempo, meglio guardare al bicchiere mezzo pieno, vale a dire al sold out che ormai si registra ininterrottamente dalle vacanze pasquali, figlio di una grande voglia di viaggiare dopo il biennio del Covid. Un anno da incorniciare, insomma, con una domanda spesso superiore all'offerta e numeri che difficilmente potranno essere replicati in futuro. «L'euforia non ci deve illudere - ammette Acampora -. Il prossimo anno potrebbe essere diverso. L'alto tasso di inflazione e il forte aumento dei costi rischiano di spingere i turisti verso destinazioni con prezzi più competitivi». 

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Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Campania e Penisola sorrentina, appare più ottimista. «Già il 2019, l'ultimo anno pre-pandemia, fece segnare dati record - sottolinea il numero uno degli albergatori -. Superata l'emergenza, il trend è ripreso. Abbiamo numeri entusiasmanti fino a ottobre, ma speriamo di arrivare fino a novembre e dicembre». Sorrento è un fiume di turisti, gli affari vanno alla grande. Sono pieni i ristoranti («Il boom continuerà fino all'autunno», dice Francesco Schisano del Consorzio ristoratori penisola sorrentina); esauriti anche i lidi («Ci sono prenotazioni per tutto settembre», sottolinea Francesco Leonelli dell'omonimo stabilimento di Sorrento).

E dopo il biennio difficile della pandemia fa festa anche il settore extralberghiero. Impossibile trovare un posto libero in b&b, case vacanza, appartamenti e ville. «Ad agosto è ormai già tutto esaurito - conferma Sergio Fedele, presidente di Atex - e anche per settembre le prospettive sono decisamente buone». Agostino Ingenito, presidente di Abbac, snocciola anche qualche cifra, con soggiorni che vanno dai 500 euro per una settimana di agosto in un bed and breakfast in città come Napoli o Salerno, fino ai 1.200 euro per lo stesso periodo a Capri o nelle due costiere. 

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