Ex Giraservice, presidio a Santa Lucia: «Festeggiano il PagoBancomat e a noi ci lasciano per strada»

Ex Giraservice, presidio a Santa Lucia: «Festeggiano il PagoBancomat e a noi ci lasciano per strada»
di Alessio Liberini
Martedì 14 Giugno 2022, 22:09 - Ultimo agg. 22:16
4 Minuti di Lettura

La rabbia e la delusione si mescolano all’ironia ed alla beffa: «Mentre si applaudono da soli per il PagoBancomat, che a Napoli non usa quasi nessuno, hanno lasciato oltre 100 famiglie in mezzo ad una strada». A parlare, nel pieno dello sconforto, è un ex lavoratore della Giraservice, la società che per vent'anni si è occupata della distribuzione dei biglietti - cartacei – del Consorzio Unico Campania fino a quando lo stesso non ha rescisso il contratto per un’adempienza economica. Spostando la concessione, in via provvisoria, all’azienda SIR (servizi in rete), «fino alla prossima gara». Lasciando, nei fatti, nella totale incertezza sul proprio futuro occupazionale circa 130 lavoratori.

Così questa mattina una delegazione di ex dipendenti Giraservice è tornata, nuovamente, in sit-in all’esterno della Regione Campania, al fine di chiedere maggiori garanzie per il tanto atteso rinserimento nel mondo del lavoro. Messaggio che si legge anche su uno striscione affisso all’esterno di Palazzo Santa Lucia dagli stessi ex lavoratori. Per trovare una quadra a questa spinosissima vicenda negli ultimi mesi sono state effettuate 3 gare su “distribuzione e vendita” e un’altra sulle “emettitrici” per cercare dei vettori interessati a questo tipo di mansioni da poter far svolgere, come richiesto dalle organizzazioni sindacali, al personale proveniente dall’ex Giraserivce. In sinergia con la clausola sociale, prevista all’interno del bando, e la volontà del Consorzio di aprire «una manifestazione di interesse per capire chi fosse interessato». A queste gare si aggiunge una nuova manifestazione di interesse per quanto riguarda gli info point, conclusa lo scorso 16 maggio. In quella data, fanno sapere dall’Usb, si sono presentate tre aziende (ad oggi non si sanno i nomi), di cui una sola sembra avere i requisiti validi per assorbire i dipendenti dell’ex Giraservice. La stessa, secondo quanto riportato dalle parti sociali, potrebbe assorbire fino a 50 lavoratori. 

A termine del sit-in di protesta odierno una delegazione dell’Unione sindacale di base ha incontrato, a Palazzo Santa Lucia, il presidente della quarta commissione trasporti regionali, Luca Cascone.

«Ci ha rassicurato – spiega, a margine dell’incontro, Marco Sansone, del Coordinamento Regionale USB Lavoro Privato - che nei prossimi giorni ci comunicherà un’eventuale data di incontro per conoscere l’azienda e capire la mosse da compiere ed anche i numeri precisi del personale che potrebbe essere utilizzato». Mentre resta però tabù il nodo formazione necessario per far acquisire a tutti i lavoratori le nuove competenze.

Allo stesso tempo non si placano le polemiche, ancora caldissime, che hanno fatto da sfondo all’attivazione del pagamento bancomat nelle stazioni Anm e Eav. «Lo riteniamo – precisa Sansone -  una scelta spropositata rispetto alla qualità del servizio che è la priorità vera dei cittadini. Secondo il nostro punto di vista stanno iniziando a costruire un palazzo partendo dall’ultimo piano, senza vedere neanche un po’ le fondamenta. Il PagoBancomat è un servizio ottimo però servono anche i servizi essenziali, come un trasporto pubblico decente che sarebbe il primo passo da compiere. Basta vedere le code a piazza Garibaldi, fuori le biglietterie, per capire quanto a Napoli è ancora poco usato, farlo così è una mera campagna elettorale: non è questa la necessità dei cittadini». 

Video

Contestualmente, sul fronte Giraservice, si osservano le ultime mosse dell’Air, la società pubblica della Regione Campania che svolge le attività di gestione del sistema di trasporto locale urbano.

«L’Air – racconta Sansone - ha fatto una manifestazione di interesse all’interno della propria azienda in cui chiede del personale interessato per effettuare le indagini di evasione per conto del Consorzio Unico Campania, su richiesta del Consorzio stesso» . «Una mansione – osserva il sindacalista dell’Usb -  che potrebbero effettuare anche i lavoratori ex Giraservice  attraverso l’internalizzazione dei dipendenti: come chiediamo dall’inizio della vertenza.

Quando noi abbiamo chiesto al Consorzio, un anno e mezzo fa, di internalizzare i dipendenti, ci hanno detto che non potevano assumere personale non necessario, ma oggi lo stanno incominciando a fare un po’ tutti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA