Fa abbattere gli alberi per vedere
il mare dal balcone: indagato stabiese

Fa abbattere gli alberi per vedere il mare dal balcone: indagato stabiese
di Fiorangela d'Amora
Sabato 5 Gennaio 2019, 12:30
3 Minuti di Lettura
Area sotto sequestro e un 40enne stabiese indagato dalla procura di Torre Annunziata per il taglio indiscriminato degli alberi sul Faito. Ieri mattina i militari della Forestale guidati dal comandante Raffaele Starace, hanno apposto i sigilli al bosco di via della Funivia, dove tra il 27 e 28 dicembre scorso sono stati tagliati senza alcun permesso 25 fusti. Il committente di quella che in principio pare dovesse essere solo una potatura, è un 40enne stabiese che ha interessi immobiliari sull'area e che probabilmente per una questione di veduta ha ordinato il taglio dei fusti che impedivano la vista mare dalla propria casa.

La Forestale della stazione di Castellammare ha stretto il cerchio attorno al 40enne che ora rischia le imputazioni per violazione dei vincoli paesaggistici, furto e ricettazione. Gli alberi portati via infatti si trovano su un'area in parte demaniale in parte privata e lo stesso proprietario del terreno, individuato dai militari, potrebbe agire contro chi ha chiesto che sul suo suolo venissero asportati interi alberi. Inoltre, secondo quanto ricostruito nelle ultime ore dal comandante Starace, la legna di quattro pini, un abete e venti ontani, è stata portata via in più fasi con piccoli furgonati da 35 quintali. Mezzi coperti che servivano a non dare nell'occhio e che forse sono arrivati a valle passando dal versante stabiese e non da quello vicano.
 
Una scelta dettata dalla decisione di sfuggire alle telecamere presenti tra Moiano e Faito, e dalla possibilità di scendere lungo un percorso piuttosto solitario e indisturbato visto che la strada che porta verso Quisisana è ufficialmente chiusa al traffico. Dopo il sequestro dell'area e di parte della legna che ancora si trova sul Faito, ora è caccia a tutto il resto della refurtiva, tronchi che sul mercato hanno un valore economico elevato e che rivenduti potrebbero fruttare diverse migliaia di euro. Secondo i militari che ieri mattina, sotto i primi fiocchi di neve si sono diretti sul Faito per visionare di persona la zona e individuare i tronchi rimasti, è solo questione di ore per rintracciare anche chi avrebbe eseguito materialmente l'opera di disboscamento. Alla denuncia della ditta seguiranno poi le verifiche sugli immobili presenti in via della Funivia, accertamenti sugli interessi immobiliari che negli ultimi anni sono sorti nell'area particolarmente appetibile perché a pochi passi dalla Funivia. Lo scempio ambientale che si è consumato a fine 2018 ha intanto scatenato sulla montagna polemiche e veleni allontanando le buone notizie che invece arrivavano dal funzionamento, per la prima volta nella storia, della funivia durante le feste natalizie. Orari prolungati fino a sera e la suggestione di salire a bordo al tramonto o ammirando le luci del Golfo dall'alto. Un nuovo corso fortemente voluto dal presidente del Parco di Monti Lattari Tristano dello Joio, che nel celebrare i risultati della storica panarella (circa mille passeggeri nel week end di Capodanno), ha dovuto fare i conti con i «nuovi criminali» della montagna.

«Il rilancio del Faito passa anche attraverso la consapevolezza che ogni reato non resterà impunito. È nostro compito - ha commentato Dello Joio - tutelare il nostro patrimonio che ha registrato nel 2018 un anno record». Risultati raggiunti anche grazie all'instancabile operosità delle associazioni che con i residenti hanno portato l'atmosfera del Natale anche sul Faito con la realizzazione e apertura fino alla prossima domenica dei mercatini di Natale, da ieri anche imbiancati dalla neve.
© RIPRODUZIONE RISERVATA