Torre Annunziata. Fabio Quagliarella in tribunale: «Ecco perché De Laurentiis mi ha venduto alla Juve»

Torre Annunziata. Fabio Quagliarella in tribunale: «Ecco perché De Laurentiis mi ha venduto alla Juve»
di Dario Sautto
Giovedì 14 Gennaio 2016, 11:29 - Ultimo agg. 20:33
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Torre Annunziata. Il suo annunciato viaggio a Napoli aveva costretto l'ufficio stampa del Torino a precisare che "sta usufruendo di un permesso speciale per testimoniare come parte lesa ad un processo". Fabio Quagliarella è giunto questa mattina al tribunale di Torre Annunziata, acocmpagnato dal padre Vittorio e dal suo avvocato, Bartolini. Lui, insieme ad una decina di vip e professionisti di Castellammare di Stabia, ha denunciato Raffaele Piccolo, agente della postale, considerato il "poliziotto stalker".

«Quelle lettere in cui era scritto che ero un camorrista e un pedofilo arrivarono anche a Castel Volturno. Da quel momento il presidente Aurelio De Laurentiis prima smise di telefonarmi, poi mi chiese di andare a vivere nel centro sportivo, infine mi ha venduto alla Juventus. Sono sempre più convinto che fosse questo il motivo, anche perché non ho mai chiesto di essere ceduto».

Fabio Quagliarella – testimone e parte lesa nel processo per stalking, presso il tribunale di Torre Annunziata – spiega così al giudice Ernesto Anastasio la cessione dal Napoli ai bianconeri, durante l'udienza del processo a carico del cosiddetto «poliziotto stalker» Raffaele Piccolo. Lui, secondo il pm Barbara Aprea della Procura di Torre Annunziata, sarebbe l'autore delle lettere diffamatorie e minacciose giunte alla sede del Napoli, ma prima ancora all'Udinese e poi alla Juventus.

«Non capivo perché dovessi vivere a Castel Volturno – afferma Quagliarella – se poi a Castellammare di Stabia vivevano due compagni di squadra dell'epoca, Gennaro Iezzo e Luigi Vitale. Ho capito solo dopo che quelle lettere erano state inviate anche alla società». Di lì il gelo tra lui e il presidente, poi la cessione.