Fantasma dell'Isis a San Giorgio
dopo gli arresti la paura

Fantasma dell'Isis a San Giorgio dopo gli arresti la paura
di Maria Elefante
Mercoledì 1 Febbraio 2017, 21:59 - Ultimo agg. 2 Febbraio, 08:34
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Un solo tavolo occupato in quel ristorante etnico indicato dagli inquirenti come luogo di ritrovo dei coniugi Di Leva è l’immagine della paura che è calata su San Giorgio a Cremano come una cappa di piombo.
L’inchiesta che ha portato all’arresto dei coniugi convertiti all’Islam con l’accusa di traffico internazionale di armi sembra aver trasformato in realtà i timori degli italiani: il fantasma dell’Isis è tra noi.

 


Nella città che ha dato i natali a Massimo Troisi tutti ricordano Annamaria per la sua attività politica. Persone normali, dunque, che secondo l’interessante testimonianza del gestore del ristorante arabo di proprietà della coppia non seguivano nemmeno i precetti dell’Islam. Disorientata e impaurita, così San Giorgio a Cremano all’indomani della maxi inchiesta partita da un filone d’indagine sul traffico di armi dei Casalesi con la Mala del Brenta.

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