Far west ai baretti di Chiaia,
«Soldi al teste per farlo tacere»
di Leandro Del Gaudio
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Tace in aula il teste chiave, finale scontato di una trama
già scritta. Indagato per rissa, in quanto ritenuto vicino
al clan Formicola, il 17enne colpito dagli spari di via Carlo
Poerio (novembre di due anni fa) si è avvalso della
facoltà di non rispondere, quanto basta a spingere il pm a
puntare l’indice su un presunto accordo sottobanco tra teste
d’accusa e imputato. È stato il pm Celeste Carrano a
rivolgersi al giudice, alla luce di una intercettazione emersa
dalle indagini: «C’è stato un tentativo di
avvicinamento del teste per indurlo a non deporre, ci sono delle
intercettazioni agli atti, il ragazzo voleva addirittura dei soldi
per smentire il riconoscimento. Oggi si è avvalso della
facoltà di non rispondere».
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