Fase 2 a Napoli con pochi treni, l'allarme dell'Eav: «Dal 18 maggio sarà il caos»

Fase 2 a Napoli con pochi treni, l'allarme dell'Eav: «Dal 18 maggio sarà il caos»
di Francesco Gravetti
Mercoledì 6 Maggio 2020, 09:00
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Un treno fermo a San Giorgio a Cremano perché troppo pieno, qualche corsa soppressa per mancanza di materiale rotabile, ritardi e una linea interrotta per qualche minuto in Circumvesuviana. In Circumflegrea, invece, la solita tensione al mattino, quando i lavoratori diretti alle campagne hanno affollato le banchine e i treni.

Ma il secondo giorno della fase 2 in Eav è andato decisamente meglio del primo, merito anche di alcuni accorgimenti che l'azienda ha provveduto ad adottare. Il principale di essi è stata la cosiddetta doppia composizione, cioè il raddoppio dei vagoni, da uno a due, in alcuni momenti della giornata. In questo modo il distanziamento è stato più agevole anche se, come spiega lo stesso presidente Eav Umberto De Gregorio, «fare il controllo all'interno dei treni e quando scendono i passeggeri è praticamente impossibile».
 

 

Il manager lancia anche un allarme: «Resta il tema di capire cosa succede dopo il 18 maggio quando tutte le attività commerciali riapriranno. Se l'offerta deve essere limitata al 25% di quella potenziale ci saranno problemi. Le linee flegree e vesuviane collegano quartieri popolari con il centro città. I pendolari sono lavoratori per la gran parte. Come faremo a rifiutare di portare migliaia di persone sui treni? L'offerta è limitata alla disponibilità reale di treni e bus». Mancano i treni, insomma, proprio come accadeva prima dell'emergenza sanitaria, tanto è vero che in Circumvesuviana tre corse sono state soppresse e altre hanno accumulato un considerevole ritardo.
 

Per un problema tecnico, poi, c'è stata un'interruzione di circa un'ora tra Sant'Anastasia e Cercola, mentre a San Giorgio a Cremano il convoglio è rimasto per diversi minuti fermo in stazione, in attesa dell'arrivo delle forze dell'ordine. Il treno, infatti, si era riempito troppo rispetto alle nuove misure imposte e in molti sono stati invitati a scendere, in attesa di un'altra corsa, arrivata dopo qualche minuto. In serata, infine, soppresse due corse anche sulla Cumana, da Torregaveta a Montesanto. Il servizio, insomma, sconta problemi antichi, che si intrecciano alle nuove difficoltà, anche se De Gregorio specifica: «Oggi nelle fasce critiche dei pendolari il servizio è già al 100%. La fascia di sosta del servizio verrà abolita nei prossimi giorni. Molti lavoratori verranno fatti rientrare dalla cassa integrazione. Ma tutto questo potrebbe non essere sufficiente». Anche i pendolari chiedono a gran voce il ripristino delle corse nelle fasce orarie dove ora non ci sono: «Ci vuole un servizio migliore, altrimenti nonostante la collaborazione degli utenti sarà sempre difficile rispettare le distanze», dice il portavoce dei comitati dei pendolari Enzo Ciniglio.

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