Fase 2 a Napoli, Fuorigrotta fai-da-te: cittadini puliscono il verde, il moto club porta la spesa

Fase 2 a Napoli, Fuorigrotta fai-da-te: cittadini puliscono il verde, il moto club porta la spesa
di Paolo Barbuto
Giovedì 21 Maggio 2020, 08:00 - Ultimo agg. 13:55
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Fuorigrotta era un quartiere operaio e quell'anima tenace, battagliera, pronta al sacrificio, non l'ha persa anche se gli operai non ci sono più.

Fuorigrotta esce dal lockdown con le ossa rotte, come tutto il resto della città, eppure in queste strade non si percepisce il dolore mescolato alla lamentazione costante di queste ore: «La gente ha solo voglia di ricominciare, tutti si sono rimboccati le maniche. Ovviamente anche qui c'è un disperato bisogno di fondi, di sostegno, di misure specifiche per ripartire. Ma la gente non s'è fermata ad aspettare, sta tentando comunque di ricominciare», Diego Civitillo è presidente municipale e anche lui è uscito dall'emergenza con un'idea nuova, diversa, del quartiere.
 

 

La tenacia di oggi nasce dall'esplosione di legami nata con l'avvento della pandemia. Quando s'è capito che bisognava dare una mano, chi aveva forza e possibilità di farlo s'è lanciato a capofitto e s'è creata una rete che ancora oggi tiene unita la comunità. Così quando l'altro giorno i negozi hanno potuto finalmente rialzare le serrande, la gente è scesa a comprare qualcosa, anche acquisti piccolissimi, era un segnale «ci siamo, ci sosterremo». Qui la maggior parte dei negozi è di vicinato, poche grandi marche, tanti negozianti di seconda, terza generazione, gente che è cresciuta con il quartiere e che oggi il quartiere ha voglia di sostenere: «Io lo spero - Lucia è ferma sulla soglia della sua merceria - so che tutti mi vogliono bene, però oggi ho fatto solo due scontrini», ma lo dice sorridendo, senza sofferenza, senza dolore.

Nei giorni difficili il rombo delle motociclette è diventato un suono amico: Francesco Maglione, fondatore di Friends and Bikers ha messo la sua associazione a disposizione della comunità. Una ventina di uomini e donne che vivono su due ruote e vanno in giro per l'Italia e per il mondo inseguendo motoraduni e cercando di offrire un'immagine diversa dal motociclista cattivo che non rispetta le regole.

Hanno usato le loro moto per portare pacchi spesa e medicinali a chi ne aveva bisogno, sono entrati nel mondo della disperazione con i loro giubbini di pelle e hanno cercato di regalare sorrisi: «Da sempre cerchiamo di metterci a disposizione del prossimo, abitualmente la nostra associazione raccoglie soldi per progetti nei Paesi più poveri dell'Africa sicché è stato naturale scendere in strada per la nostra stessa gente», Francesco Maglione, fondatore di Friends and Riders prova a schermirsi. Però a Fuorigrotta questi motociclisti sono diventati eroi, anche perché non si sono limitati a diventare fattorini con i loro bolidi: ogni sabato e domenica hanno preparato torte da portare in quelle case dove c'era bisogno di un sorriso. Qui a sinistra vedete Oksana che va in giro su una Harley e ha imparato a fare crostate delle quali i bambini di Fuorigrotta sono diventati golosi.
 

«Questo è un quartiere con molti anziani - il presidente Civitillo spiega cosa è successo nei giorni della crisi - così le piccole pensioni di quelle persone, unici introiti certi, sono diventati il motore per evitare il crac».

Prima dell'emergenza sanitaria, nella decima municipalità c'erano 300 famiglie bisognose di sostegno, nei due mesi di lockdown sono arrivate a 1300. Mille famiglie disperate in più, dipendenti in cassa integrazione, piccoli professionisti senza più clienti, tanti commercianti, ovviamente: «Ognuno ha avuto un sostegno, il pacco di alimenti o il buono spesa - Civitillo parla e si emoziona - ma ognuno di loro, appena è tornato in sella, ha chiamato: non portatemi più nulla, datelo a chi ne ha bisogno. Anche questi sono segnali meravigliosi da un quartiere colmo di dignità».
 
 

Qualche giorno fa, dopo aver scoperto che il parco Peter Pan era stato devastato dai teppisti durante i giorni della crisi, s'è riunita una piccola folla nei viali per dare una mano a rimettere tutto a posto: «Ci siamo emozionati, è stato un segnale importante - Laura Carcavallo, consigliera municipale dei Verdi è entusiasta - la gente ha voluto dire che questo territorio è suo, non si tocca, e se succede qualcosa, tutti contribuiscono al ritorno alla normalità».

Ecco, forse il segreto è questo.
Fuorigrotta riparte con vigore perché c'è il contributo di tutti. In un quartiere operaio una volta funzionava così... 

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