Fase 2 a Napoli, la carovana dei bus turistici a Posillipo: «Aziende sul lastrico e nessun aiuto»

Fase 2 a Napoli, la carovana dei bus turistici a Posillipo: «Aziende sul lastrico e nessun aiuto»
di Antonino Siniscalchi
Sabato 9 Maggio 2020, 08:30 - Ultimo agg. 11:02
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Hanno realizzato un video per rappresentare, attraverso le immagini riprese da un drone, le potenzialità di un settore del comparto turismo in sofferenza, in attesa di una ripartenza che si allontana. Una passerella itinerante, attuata nelle prime ore di ieri mattina, da Posillipo al porto di Napoli. Una sequenza di fotogrammi di una sessantina di autobus in transito nella suggestiva cornice del lungomare, dal Parco della Rimembranza attraversando via Partenope e via Acton, sullo sfondo il Vesuvio e la Penisola sorrentina, con l'arrivo sul piazzale del Terminal delle crociere dell'area portuale. Il settore dei vettori che operano nel comparto turistico raggruppa in Campania un migliaio di aziende, una flotta di 5mila veicoli, almeno 6mila dipendenti, tra titolari, autisti, impiegati, meccanici e addetti ai servizi di supporto, 4mila gli autobus che stazionano solo tra Napoli e provincia.

«Ma, per favore, non chiamiamola manifestazione - sottolinea il vicepresidente di Abt2020, l'Associazione bus turistici 2020, che raggruppa una settantina di vettori di un settore vitale nel panorama dell'ospitalità itinerante, Michele Bianco - Abbiamo scelto di affidare alla naturalezza delle immagini di Napoli di primo mattino il nostro messaggio per sensibilizzare Governo e Regione sulla necessità di assicurare un supporto adeguato alle nostre imprese, praticamente bloccate nelle loro attività». Una passerella, quella di ieri mattina, pacifica, spontanea, accolta inizialmente con scetticismo dagli abitanti di Posillipo che hanno chiesto l'intervento delle forze dell'ordine. «La nostra iniziativa - aggiunge Bianco - assume una duplice finalità. Sollecitare un sostegno adeguato alle aziende, ma soprattutto un supporto concreto nella erogazione della cassa integrazione ai dipendenti, gli autisti e gli altri addetti al funzionamento dei mezzi e all'organizzazione dei servizi». Alle nove la carovana degli autobus, un patrimonio di milioni di euro, si è sciolta. Gli autisti hanno ricondotto i pullman nelle rispettive autorimesse in attesa di tempi migliori, con evidenti preoccupazioni per il futuro. «Abbiamo bisogno di sapere - sottolinea Emanuele Starace, amministratore delegato della Starbus, azienda della penisola sorrentina con una flotta di una trentina di veicoli tra bus e minivan - quali sono le nostre prospettive concrete. Indipendentemente dal sostegno economico è necessario conoscere gli adempimenti da pianificare per poter assicurare al movimento turistico le garanzie di sicurezza sanitaria per gli ospiti intenzionati a riprogrammare nuovi itinerari, destinati a viaggiare sui nostri bus. Ce lo chiedono anche i tour-operator esteri».

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