«Fase 2, noi conducenti di bus a Napoli
costretti a litigare per il rispetto delle norme»

«Fase 2, noi conducenti di bus a Napoli costretti a litigare per il rispetto delle norme»
di Oscar De Simone
Martedì 5 Maggio 2020, 16:38
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Non c’è stato solo il 621 questa mattina a far registrare caos ed affollamenti sulle vetture dell’Anm. Anche sul bus di linea C18 (ex 618) – che da Largo Giustiniano al Rione Traiano arriva in Piazza Vittoria – si sono registrate situazioni oltre i limiti di sicurezza previsti in questo periodo. In questo caso numerosi passeggeri, in barba ad ogni regola, hanno cercato di salire sulla vettura di ritorno verso Fuorigrotta, scatenando la reazione dell’autista. Un vero caos che solo dopo diversi minuti di confronti e diverbi è stato risolto, riportando calma e sicurezza a bordo.

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«Da ieri stiamo vivendo solo situazioni di questo genere – commenta il rappresentante regionale Usb Marco Sansone – ed è impensabile proseguire così. Adesso ci troviamo anche con un numero di personale ridotto e siamo costretti a fare il doppio del lavoro. Inoltre sulle vetture c’è solo l’autista che può controllare il rispetto dell’ordine e delle distanze di sicurezza. Questo ci espone di continuo a situazioni difficili da gestire che spesso richiedono l’intervento delle forze dell’ordine. Oggi sul C18, il conducente è stato costretto a litigare – all’altezza della riviera di Chiaia – per impedire a decine di passeggeri di salire a bordo. Abbiamo la necessità di avere il supporto dei nostri colleghi ancora in cassa integrazione, oltre che delle forze dell’ordine».
 

Un problema che si sente soprattutto nelle aree periferiche della città. In zone come il Rione Traiano dove spesso i tossicodipendenti, cercano di salire sulle vetture senza alcun tipo di protezione individuale. «Abbiamo anche questo tipo di disagio – conclude Sansone – in punti sensibili Largo Giustiniano. Tutti conoscono questa zona ma nessuno è mai intervenuto in maniera definitiva sul problema. Più volte ci siamo trovati in difficoltà o al centro di risse per aver chiesto ai passeggeri di rispettare le regole. I mezzi passano accanto le aree di spaccio del Rione Traiano e siamo in costante pericolo perché non sappiamo mai chi abbiamo seduto dietro. Adesso poi, in questo periodo di emergenza sanitaria, la cosa è ancora più ingestibile. Questo sarebbe il momento ideale per prendere provvedimenti per la sicurezza nostra e dei nostri passeggeri».
 
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