Fase 2 a Napoli, la protesta degli ambulanti con una bara di cartone: «Vogliamo lavorare»

Fase 2 a Napoli, la protesta degli ambulanti con una bara di cartone: «Vogliamo lavorare»
di Oscar De Simone
Venerdì 8 Maggio 2020, 12:16 - Ultimo agg. 19:02
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Sono decine i rappresentanti delle categorie mercatali e delle fiere che si sono dati appuntamento questa mattina, all’esterno della sede della Regione Campania a Santa Lucia. Chiedono progetti e misure per una immediata riapertura, delle proprie attività. Una ripartenza che a questo punto, potrebbe segnare la differenza tra la la “vita e la morte” di numerose realtà commerciali. 
 

 

«Vogliamo rispettare le regole - affermano - ma in queste condizioni stiamo rischiando di fallire tutti. Le nostre attività, in tutte le aree mercatali, sono pronte ad essere modificate per rispettare le distanze sociali. Siamo i primi a voler tutelare la nostra salute e quella dei clienti, ma adesso è venuto il momento di darci risposte. Vogliamo lavoro e dignità». Proprio una soluzione è quella che si attende, a fronte dell’incontro tra parti sociali e rappresentanti della regione Campania e del comune di Napoli. Un confronto attualmente in corso nelle aule del consiglio al centro direzionale.
 

«Ci aspettiamo comprensione e misure valide alla riapertura - commenta il presidente dell’Unione nazionale ambulanti Mario Petrillo - perché non possiamo andare avanti in queste condizioni di precarietà. Ormai siamo quasi arrivati al 18 maggio e siamo senza più liquidità. Abbiamo solo debiti e fornitori da pagare. Una situazione che peggiora di giorno in giorno e che adesso bisogna risolvere una volta per tutte».

Si è conclusa intorno alle 14.30 la riunione tra operatori mercaltali, rappresentati del comune di Napoli e della regione Campania. Un incontro in cui è stato chiesto ai gestori delle attività commerciali all’interno delle aree adibite a mercato, di presentare progetti utili al rispetto delle norme anti-covid e del distanziamento sociale.
Una richiesta che già da domani metterà a lavoro i commercianti per studiare le soluzioni migliori per la ripartenza, ma che rappresenterà una vera sfida per aree poco attrezzare e dagli spazi angusti, in cui sarà necessario creare corridoi e percorsi alternativi.

 

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