Fase 2 in Campania, i 471 navigator parcheggiati a casa cercano il lavoro tramite il computer

Fase 2 in Campania, i 471 navigator parcheggiati a casa cercano il lavoro tramite il computer
di Valerio Iuliano
Sabato 30 Maggio 2020, 09:00 - Ultimo agg. 14:40
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I 471 navigator della Campania vengono trasformati in lavoratori da remoto. Un tecnicismo che, tradotto in termini meno astrusi, vuol dire che svolgono la loro attività di orientamento al lavoro telefonicamente, con modalità che alcuni paragonano addirittura a quelle degli operatori di call center. Colpa del lockdown, che ha costretto l'Anpal - l'agenzia nazionale delle politiche per il lavoro - a trasformare il lavoro dei navigator. E da metà dicembre - quando gli stessi vincitori della selezione pubblica furono contrattualizzati - ad oggi della loro attività ci sono poche tracce. Ma quella dei navigator è una vicenda molto complessa, che deve essere ricostruita in tutti i passaggi essenziali.

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Nella primavera del 2019, quando furono fissate le norme sulla misura, fu prevista l'istituzione di queste figure professionali, alle quali sarebbe stato demandato il compito di facilitare l'orientamento al lavoro dei percettori del Reddito di Cittadinanza. L'attività di orientamento avrebbe dovuto essere svolta presso i Centri per l'Impiego di competenza regionale. Palazzo Santa Lucia scelse di non aderire all'intesa preliminare tra l'Anpal e le Regioni. Ne scaturì una lunga disputa tra il governatore De Luca e la stessa Agenzia. I navigator della Campania protestavano per la mancata intesa che, di fatto, impediva loro di iniziare l'attività. De Luca sosteneva che la contrattualizzazione non spettava alla Regione Campania, ma all'Anpal. E la linea di De Luca prevalse. A dicembre fu stipulato, infine, un accordo che demandava ad Anpal il compito di contrattualizzare i navigator e di individuare le sedi nelle quali si sarebbe svolto il loro lavoro. Poche settimane dopo è iniziata, dunque, l'attività di formazione, che è proseguita, pur con molte lentezze dovute anche all'emergenza sanitaria, fino a fine marzo. Dal 25 maggio i «navigator campani saranno impegnati - si legge in una nota di un dirigente di Palazzo Santa Lucia ai responsabili dei Centri per l'impiego - nell'erogare attività di assistenza tecnica in modalità da remoto ai beneficiari Rdc che hanno già sottoscritto il Patto per il Lavoro». E l'assessore regionale al lavoro Sonia Palmeri, che ha seguito fin dal primo momento la vicenda, ricorda che «Anpal li assunse. Poteva comunque impiegarli invece di tenerli a casa». I navigator, dunque, sono tenuti ad effettuare colloqui telefonici di orientamento in base all'elenco dei percettori del sussidio, che sono stati già convocati dai Centri.
 


La disposizione - precisa il dirigente regionale dell'Anpal Michele Raccuglia - riguarda solo il periodo di chiusura degli uffici pubblici. Successivamente i tutor saranno indirizzati presso le sedi degli enti pubblici. «Con un cellulare e un tablet - aggiunge Raccuglia - sono pronti a lavorare da remoto, avviando un'attività che era prevista dall'accordo. C'è un gruppo di 55mila beneficiari del sussidio, che sono già passati per i CPI. Abbiamo individuato molti enti pubblici che ospiteranno poi i navigator. Mi riferisco al Comune di Napoli, e a quellI di Torre del Greco, di Bacoli ed altri ancora. Abbiamo già svolto i sopralluoghi. I navigator hanno fatto una specifica attività di formazione e sono pronti ad operare a prescindere dalla sede. La data non la conosciamo ancora. Non dipende da noi ma dall'amministrazione che ci ospita». Nel frattempo, una norma consentiva agli stessi navigator, in quanto titolari di un contratto di collaborazione coordinata e continuativa, di beneficiare del bonus di 600 euro Inps per i lavoratori autonomi. Naturalmente, nessuno sa se qualcuno dei navigator abbia sfruttato quest'opportunità. «Se ne hanno usufruito - sottolinea Raccuglia - non lo condivido affatto. Questo è il momento di dare e non di ricevere. Abbiamo un codice etico. I navigator percepiscono un regolare stipendio e non avevano nessun diritto di fruire di una norma di sostegno al reddito. Da fine marzo al 25 maggio, sono stati quasi fermi». E il segretario regionale di Fp- Cgil Lorenzo Medici sottolinea che «bisogna dare una dignità professionale ai navigator, che in questo modo vengono mortificati.
Non è colpa loro se sono nati. Si faccia una conferenza di servizi e vengano date loro delle mansioni».

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