Fca di Pomigliano, lunedì stop
alla produzione: mancanza di pezzi

Fca di Pomigliano, lunedì stop alla produzione: mancanza di pezzi
Sabato 2 Marzo 2019, 15:29 - Ultimo agg. 19:13
2 Minuti di Lettura
Mancano i pezzi, la Fca di Pomigliano si ferma. Due giorni di sciopero proclamati dalla Fiom nel reparto stampaggio, hanno costretto infatti Fca a fermare per un intero turno lo stabilimento di Pomigliano d'Arco a causa della mancanza di materiale. Con tre ore di sciopero al primo turno e due al terzo turno di giovedì, e sei ore e mezza per il primo turno di venerdì, la produzione dello stampaggio, secondo i sindacati firmatari di accordo, è stata deficitaria, tanto da spingere l'azienda al fermo di un turno per lunedì prossimo nel reparto montaggio.

Quasi la totalità delle tute blu dello stampaggio, un centinaio per turno, avevano incrociato le braccia, aderendo agli scioperi della Fiom, per protestare contro l'incremento di turnazione a partire proprio da lunedì 4 marzo, quando i lavoratori del reparto vedranno aumentare i turni da 15 e 17 a 18, per far fronte ad un aumento di richieste della Panda, ma anche per prepararsi agli investimenti per la produzione di un piccolo suv Alfa Romeo in aggiunta all'utilitaria. Contro la Fiom hanno puntato il dito il resto dei sindacati, che hanno accusato i metalmeccanici della Fiom di scarsa «responsabilità».

 

«Questi scioperi - ha commentato Felice Mercogliano, segretario generale della Fismic campana - oggi creano forti disagi nel resto della fabbrica, con lo stop di altri reparti, ad esclusione proprio dello stampaggio, che dovrà recuperare per far ripartire il montaggio. È grave che nel momento dell'attuazione del piano, e dell'aumento di richieste di Panda, si faccia uno sciopero per evitare i 18 turni che porterebbero benefici economici e l'abbattimento di una bella percentuale di cig».

«Il reparto stampaggio è quello che alimenta tutto il resto dello stabilimento Fca di Pomigliano - ha sostenuto invece Antonio Accurso, segretario generale regionale della Uilm - chi lavora lì sa di avere il beneficio di essere sempre utilizzato anche quando gli altri sono in cig, ma anche di essere chiamato a lavorare su turni più disagiati».

Sulla stessa posizione anche il segretario provinciale della Fim, Biagio Trapani, il quale ha sottolineato che «proclamare sciopero contro l'organizzazione del lavoro a 18 turni vuol dire chiedere la chiusura dello stabilimento di Pomigliano.
Come FIM ci siamo sempre assunti le nostre responsabilità - ha aggiunto - sottoscrivendo anche accordi difficili, nell'interesse dei lavoratori. Stesso discorso vale anche per Fca, che non pensi nemmeno lontanamente di mettere in discussione l'investimento Alfa Romeo annunciato».
© RIPRODUZIONE RISERVATA