Fca Pomigliano, troppi 12 giorni
di stop: gli operai scrivono a Draghi

Fca Pomigliano, troppi 12 giorni di stop: gli operai scrivono a Draghi
Mercoledì 24 Febbraio 2021, 19:17
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Troppi giorni di chiusura a marzo nello stabilimento Fca-Stellantis di Pomigliano d'Arco, ed un gruppo di operai del Giambattista Vico decide di scrivere a Draghi chiedendone l'intervento. Nella lunga lettera, gli operai sottolineano che l'annuncio di ieri di una sospensione nello stabilimento per il mese di marzo di 12 giorni lavorativi, che servirà anche all'ammodernamento degli impianti per la produzione del nuovo modello Alfa Romeo Tonale, porterà anche alla mancata maturazione dei ratei, «con una perdita di circa 500 euro lordi a testa».

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I lavoratori chiedono al premier un suo intervento, sperando che i giorni di sospensione effettiva diminuiscano a 11 per poter maturare i ratei, ricordando a Draghi che lo stabilimento pomiglianese da anni è ai primi posti del gruppo per efficienza, ma che nonostante produca la Panda, auto tra le più vendute del settore, «da dieci anni combatte con la cassa integrazione a rotazione, in quanto la produzione della vettura non riesce a soddisfare ed impiegare contemporaneamente tutta la manodopera».

«Come classe operaia dello stabilimento non ci siamo mai tirati indietro - aggiungono - ed il nostro spirito di sacrificio ha superato in questi anni tutto quello che umanamente era sopportabile, compreso la riduzione del nostro stipendio, tredicesima e premio.

Insomma abbiamo perso ma abbiamo accettato la dura sfida del mercato. Fare solamente 11 giorni di lavoro su 23 lavorabili significa perdere il rateo di vari istituti, dalle ferie, al permesso annuo retribuito, fino al premio per efficienza e per finire il rateo per la tredicesima. Noi pensiamo che l'accordo di ieri fra azienda e sindacato non sia rispettoso delle norme e non sia in linea con le condizioni di maggior favore espressa all'interno della normativa di utilizzo dell'istituto della cassa integrazione». I lavoratori, quindi, sperano nell'intervento di Draghi per poter ottenere una diminuzione dei giorni di sospensione lavorativa per marzo: «Se passassero ad undici - concludono - tutti i lavoratori avrebbero la possibilità di maturare i ratei e limitare le perdite economiche». 

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